Un nuova misura cautelare è stata notificata dai magistrati di Potenza all’ex procuratore di Taranto, Carlo Maria Capristo. Per l’ex capo della Procura ionica è stato disposto l’obbligo di dimora a Bari.

I fatti contestati risalirebbero al periodo nel quale Capristo era procuratore a Taranto e riguarderebbero anche l’ex Ilva. Nel maggio 2020 Capristo è stato arrestato (tornato libero ad agosto) nell’ambito di un’altra inchiesta per la quale è attualmente a processo per tentata concussione, falso in atto pubblico e truffa aggravata.

A quanto si apprende l’ordinanza comprende anche misure cautelari nei confronti di altri indagati, tra cui l’avvocato siciliano, Pietro Amara, consulente legale di Ilva quando l’azienda era in amministrazione straordinaria.

In carcere è finito anche Filippo Paradiso, poliziotto e amico di Capristo, già comparso nell’indagine che nel maggio 2020 portò all’arresto dell’ex procuratore di Taranto. Capristo è stato sottoposto a obbligo di dimora, carcere ad Amara. Arresti domiciliari per l’avvocato tranese Giacomo Ragno. L’indagine riguarda presunti favori chiesti e ottenuti da Capristo in collegamento con l’ex Ilva di Taranto.