Altri due casi accertati e otto sospetti di variante indiana nella città di Brindisi, per un totale di 20, qualora questi dovessero essere confermati.

Si tratta di due focolai: il primo di 10 persone era stato rintracciato due settimane fa con nove positivi provenienti dalla città di Brindisi e uno di San Vito dei Normanni, una donna: tutti casi collegati tra loro e tra questi, tre sono finite in Terapia intensiva all’ospedale Perrino.

L’altro focolaio è stato identificato con la scoperta di due positivi: un uomo di 62 anni e suo genero di circa 50 anni. Il 62enne è deceduto, mentre l’uomo di mezza età è stato ricoverato in Rianimazione. Altri 8 dei loro contatti sono risultati positivi al Covid: anche in questo caso, si attende il risultato del sequenziamento per verificare se si tratta di variante indiana anche per loro.

La Asl di Brindisi dopo aver individuato i primi due casi ha immediatamente isolato gli altri positivi procedendo al tracciamento e al sequenziamento per individuare la variante.

In entrambi i focolai, solo una donna aveva fatto la dose di vaccino, mentre gli altri neanche una. Nessuno dei positivi alla variante indiana della città di Brindisi però, aveva fatto viaggi all’estero o in Italia o aveva avuto rapporti con persone provenienti dall’India.

Già a fine maggio, l’Oms già a fine maggio aveva parlato di una variante più contagiosa.

Come spiegato da Stefano Termine, direttore dipartimento Igiene e Sanità pubblica della Asl di Brindisi “Dopo il primo caso abbiamo subito effettuato un tracciamento retrogrado degli altri contatti così che è stato possibile confinare i contagi, se si riesce a isolare i contagi in tempo possiamo bloccare la diffusione. Sembrerebbe che tutti i prodotti vaccinali siano efficaci contro le varianti ma solo a ciclo vaccinale completo. Bisogna stare molto attenti e continuare ad adottare le misure anti contagio”.

Nel frattempo, l’11 giugno è stato convocato un incontro dalla Regione con l’assessore  alla Sanità Pier Luigi Lopalco, il responsabile dell’Istituto di zooprofilassi, la referente regionale di biologia molecare e i direttori Sisp di tutte le Asl pugliesi. L’obiettivo di questo incontro è discutere sulle strategie da adottare per un sequenziamento più efficace per la identificazione delle varianti tra i positivi.