Ha portato suo figlio di 13 anni al Pronto Soccorso dell’ospedale Tatarella di Cerignola in codice verde e terminata la visita, dopo che il ragazzino è stato trasferito in un altro reparto di pediatria per ulteriori consulenze mediche accompagnato dalla madre, ha inveito contro la dottoressa che lo aveva visitato poiché sarebbe stata troppo lenta nel suo lavoro.

Protagonista della vicenda un papà che si è avvicinato a pochi centimetri dalla faccia del medico, aggredendola verbalmente, urlando ed insultandola.

La donna, sotto shock, ha chiamato il personale del 118 in cerca d’aiuto e si è fatta conseguentemente refertare. Il Pronto Soccorso dell’ospedale Tatarella è stato per questo motivo chiuso ai codici verdi dalle ore 10.00 alle ore 12.00, assicurando soccorso soltanto alle urgenze, in modo da poter ristabilire l’ordine e curare la dottoressa scioccata.

“Si è trattato, ancora una volta, di un atto vile e deplorevole – ha dichiarato il direttore generale dell’Asl di Foggia, Vito Piazzolla – compiuto ai danni di chi svolge il proprio lavoro per il bene della comunità e a tutela del diritto alla salute. Mi auguro che la dottoressa, molto provata per l’accaduto, possa recuperare la giusta serenità e tornare quanto prima al lavoro”.

Difatti, non è la prima volta che un componente del personale dell’ospedale Tatarella di Cerignola viene aggredito. È da ricordare, ad esempio, l’episodio risalente allo scorso marzo, quando un chirurgo di 53 anni è stato picchiato nel reparto di ostetricia.