Una palazzina è crollata ieri sera a Barletta, probabilmente a causa di una fuga di gas. Tre i feriti, due uomini e una donna. Uno degli uomini sarebbe un tecnico chiamato per intervenire su una bombola di gas difettosa.

Il crollo è avvenuto in via Giuseppe Curci, una traversa di via Roma. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i soccorritori e le forze dell’ordine.

Via Giuseppe Curci si trova a poca distanza da via Roma dove, il 3 ottobre 2011, il crollo di un’altra palazzina uccise quattro operaie ed una ragazzina (figlia del titolare della ditta) che erano in una maglieria al piano terra dell’edificio.

Stando alle indagini, il crollo fu causato dai lavori di demolizione della palazzina adiacente a quella dove c’era la maglieria.

“Ci sono tre feriti, tutti trasferiti presso il centro ustioni di Bari – spiega il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito -. Due di loro sono intubati. Non verserebbero in condizioni di pericolo di vita, però l’intubazione già di per sé è un evento molto traumatico. Non ci sono altri feriti né presunti feriti o persone disperse. Abbiamo sistemato tutte le persone che vivono in questo luogo in alcuni B&b. Abbiamo attivato la rete dei bed and breakfast che hanno mostrato solidarietà in questo momento, accogliendo le persone che stanotte non posso, per motivi di stabilità strutturale delle palazzine, stare in questa zona”.

“Soltanto una di loro resiste e non vuole spostarsi, ma adesso la stiamo convincendo per la sua sicurezza – continua -. È intervenuto Italgas che ha chiuso le condotte di gas. È intervenuta anche l’Enel che sta sospendendo l’energia elettrica. Diciamo che nella sfortuna è andata bene perché potevano esserci feriti più gravi è più persone colpite”.

“L’ipotesi della fuga di gas non è ancora confermata – ha aggiunto Cannito – perché stanno cercando i residui della bombola di gas che sarebbe dovuta scoppiare, ma non è ancora certa la causa. Ho parlato col comandante dei vigili del fuoco e non è ancora certa la causa dello scoppio. Ma è molto probabile che sia da ricondurre a gas che si è formato nell’abitazione”.