Il “caso Foggia”, un caso giudiziario così chiamato che fa da apripista ad una profonda discussione sui diritti e i doveri all’interno del sacro vincolo del matrimonio.

Davanti ad una moglie che “non lavava, non stirava e non cucinava”, il marito ha pensato bene di trascinarla in tribunale per chiedere la separazione.

Non cucinare, lavare e stirare le sue camicie sarebbe stato considerato dall’uomo come un  non interessarsi al benessere della famiglia. Sì, avete capito proprio bene. Non siamo nel Medioevo, siamo a Foggia.

All’uomo però non è andato affatto bene. Il giudice civile però gli ha dato torto e ha rigettato le accuse per mancanza di prova.

“Non è ammissibile una situazione di sottomissione di uno dei due che svolgesse lavori di mera cura dell’ordine domestico, al quale peraltro sono tenuti anche i figli, nell’ottica di una educazione responsabile”, si legge nella sentenza dello scorso 5 maggio.