Il coronavirus ha stravolto ogni aspetto della vita quotidiana, anche il mondo religioso si è dovuto adeguare alla pandemia.

Sono diverse le restrizioni imposte dal protocollo sanitario del Governo per messe e celebrazioni, come la capienza massima di fedeli all’interno, l’uso della mascherina e il rispetto del distanziamento sociale tra i banchi.

Ogni chiesa si è adeguata alle normative nei limiti delle proprie possibilità. Quando si raggiunge il numero massimo di fedeli, le porte delle chiese restano chiuse. I parroci più all’avanguardia si sono attrezzati con auto parlanti e maxi schermo, per consentire a tutti di partecipare e seguire il rito religioso.

Le polemiche però non mancano. A Trani, ad esempio, hanno fatto grande scalpore gli scatti pubblicati sui social da Don Sabino, prete del Santuario Parrocchia Madonna Di Fatima.

“Mentre si è in zona rossa o arancione con tutte le restrizioni, le palestre, i ristoranti, i bar restano chiusi e non si può uscire per vedere parenti e amici, in una chiesa, nella domenica delle palme, succede tutto questo”, lamenta qualcuno sui social.

Dalle foto infatti non si direbbe che la chiesa incriminata abbia rispettato il limite massimo di persone e che i fedeli abbiano rispettato il distanziamento sociale. Questione di prospettiva? Può essere, così come è possibile che i fedeli si siano solo “avvicinati” per rientrare nell’inquadratura della telecamera dello smartphone.

A peggiorare il tutto e ad alimentare le polemiche è anche la presenza del comandante della Polizia Locale di Trani, che ha preso parte alla celebrazione nella domenica delle Palme.

Una polemica che ha interessato da vicino soprattutto i commercianti, costretti a fare i conti ancora con le saracinesche abbassate delle proprie attività. La Chiesa svolge un ruolo ancora più importante in questo periodo storico così difficile per tutti, questo nessuno lo mette in dubbio, ma è chiaro che l’esempio dato non può essere questo.

“Sono disposizioni della Curia. La follia è a monte, il problema è consentire tutto ciò – spiega il Sindaco di Trani, Amedeo Bottaro -. Noi combattiamo per strada gli assembramenti e poi succede questo. Non solo i commercianti, penso anche ai giovani in zona rossa. Io credo che le disposizioni siano state rispettate, ma capite bene come è impossibile controllare all’uscita, dopo ogni funzione, quante persone abbiano realmente partecipato”.