Stamattina i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal Tribunale di Foggia – Ufficio del G.I.P. – su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 4 persone, ritenute responsabili di concorso nell’ipotesi di reato continuato di induzione indebita a dare o promettere utilità di cui all’art. 319-quater c.p.. Lo rende noto l’ufficio stampa della Guardia di Finanza con un comunicato arrivato in redazione.

I soggetti destinatari della misura, posti agli arresti domiciliari, sono un Consigliere in carica e un funzionario del Comune di Foggia addetto al “servizio informatico, telematico, telefonico ed innovazione tecnologica”, un medico in pensione particolarmente inserito nel tessuto politico-sociale della città di Foggia nonché un imprenditore dauno operante nel settore informatico.

Il provvedimento costituisce l’epilogo di complesse indagini svolte dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari e coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia, che hanno consentito di acquisire un grave compendio indiziario a carico dei soggetti oggi attinti da misura cautelare. Ciò a seguito dell’esecuzione, da parte delle Fiamme Gialle baresi, di intercettazioni telefoniche e ambientali, di mirate indagini finanziarie, della disamina dei tabulati telefonici e dei dati estrapolati dagli smartphone di taluni indagati nonché della documentazione amministrativo-contabile acquisita presso il Comune di Foggia.

Nel corso delle articolate attività investigative, è emerso che i quattro soggetti attinti dalla misura cautelare avrebbero indotto il rappresentante legale di una s.r.l. con sede a Campobasso, esercente l’attività di servizi connessi alle tecnologie informatiche, a consegnare loro denaro per un importo di circa 35.000 euro in tre tranche, nel 2018-2019, quale contropartita del pagamento di tre fatture emesse dalla sua società nei confronti del Comune di Foggia.

Nello specifico, l’imprenditore molisano si è determinato in tal senso, pur di vedersi saldate talune prestazioni rese al Comune di Foggia, in relazione a un appalto, per un valore complessivo di circa 371mila euro, per il servizio informatico di archiviazione dati, che si era aggiudicato nel marzo 2017, avente durata annuale e successivamente prorogato per altri 18 mesi.

Secondo il G.I.P. del Tribunale di Foggia, i destinatari della misura, tutti collegati in vario modo all’Amministrazione comunale, “progettavano di continuare nella loro attività estorsiva nei confronti dell’imprenditore molisano o di altra persona meno refrattaria del primo a consegnare il denaro”.

La presente attività costituisce una chiara testimonianza del costante impegno profuso dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari – in sinergia anche con la Procura della Repubblica di Foggia – nel contrasto dei fenomeni di corruttela, a tutela della legalità e del buon andamento della Pubblica Amministrazione.