L’ordinanza con cui Michele Emiliano ha rimandato in zona arancione 20 comuni Pugliesi, dopo 48 ore di zona gialla con tutto ciò che ne consegue, continua a tenere banco. I ristoratori, costretti a gettare migliaia di euro di viveri comprati per far ripartire le attività grazie a misure meno restrittive, stanno facendo sentire la loro voce, come successo a Foggia, con la protesta davanti alla Prefettura, e ad Altamura, ma il malcontento è generalizzato, ampiamente diffuso anche nelle stanze dei palazzi istituzionali, come dimostra quanto hanno scritto i sindaci di Barletta, Andria, Bisceglie e Spinazzola in un documento congiunto.

“Apprendiamo con sgomento il contenuto dell’ordinanza numero 448 del presidente della Regione Emiliano, che stabilisce solo per 20 comuni l’istituzione della zona arancione. Finora, anche per evitare lo scoppio di tensioni sociali, l’emergenza Covid- 19 è stata sempre gestita su base condivisa provinciale, d’intesa con il Prefetto Valiante. L’ordinanza regionale, invece, ci mette di fronte alla constatazione di scelte puntuali che sono state fatte sui nostri Comuni, di cui chiediamo con urgenza spiegazioni e conoscenza dei dettagli”.

“Sicuramente le decisioni assunte saranno state il frutto di una valutazione tecnico-scientifica, di cui però non conosciamo i dettagli. Pertanto – continuano i sindaci – consapevoli di dover approfondire l’entità del rischio epidemiologico delle nostre Comunità, ma anche consci di dover salvaguardare la tenuta sociale ed economica delle nostre città, chiediamo immediato confronto alla Regione per approfondimenti puntuali”.

“La nostra interlocuzione con la Regione – concludono i sindaci – sarà finalizzata anche a formalizzare richiesta di ristori per le categorie maggiormente penalizzate da questa decisione, indipendentemente dalle previsioni nazionali in tal senso”. Il Prefetto della Bat, Maurizio Valiante, ha convocato un’assemblea con i sindaci alle 17:30 di oggi.