Un uomo ieri sera è stato investito a Manfredonia in via Barletta. Per i presenti l’attesa dei soccorsi è durata 50 minuti, ma in realtà è stata solo di 18 minuti. A confermarlo sono stati alcuni operatori dell’emergenza urgenza del territorio foggiano, contattati per capire quali sono stati i tempi effettivi dell’intervento.

I soccorsi, stando a quanto appreso, sono stati chiamati intorno alle 20.32 e il mezzo, partito da Mattinata, è arrivata a Manfredonia alle 20.50. L’ambulanza quindi ha impiegato 18 minuti. Essendo arrivata da territorio extraurbano, sono stati rispettati i tempi canonici previsti.

Gli stessi operatori 118 lamentano un sistema sbagliato, quasi completamente al collasso a causa dell’aumento dei contagi, dei tempi di attesa per lo sbarellamento di un paziente affetto da covid e la conseguente sanificazione dei mezzi. Tutto ciò, come evidenziato su quasi tutta la Puglia, comporta l’assenza di ambulanze sul territorio per altri tipi di intervento, come ad esempio il pedone investito a Manfredonia o la donna svenuta in via Sparano.

Come evidenziano gli operatori foggiani, il dito non deve essere puntato né contro il 118 ma soprattutto contro chi lavora nei Pronto Soccorso. Spesso, infatti, accade che gli ospedali, ormai saturi, sono costretti a usare le barelle delle ambulanze. Un piano sanitario che, secondo medici, infermieri e operatori socio sanitari, è stato completamente sbagliato sin dall’inizio, la cui responsabilità è solo attribuibile ai vertici.

A questo bisogna aggiungere anche il problema della mancanza di ossigeno anche per i pazienti affetti da altre patologie. Quindi, se prima il sistema era in affanno, adesso, come sottolineano gli operatori in prima linea, è completamente sott’acqua.

Non di meno importanza la difficoltà nel reperire medici e infermieri che, come sottolinea chi è nel settore sanità da anni, è dovuto alla politica nazionale di tenere le scuole di specializzazione a numero chiuso, togliendo quindi la possibilità al territorio di avere medici specializzati per poter combattere contro una pandemia come il Covid-19.