Antonio De Marco meditava di commettere il duplice omicidio già ad agosto, senza un apparente motivo. È questo ciò che emerso dagli stralci dell’interrogatorio del giovane studente di Scienze Infermieristiche reo confesso di aver ucciso Daniele De Santis ed Eleonora Manta con oltre 60 coltellate la sera del 21 settembre nel condominio di via Montello.

Nell’interrogatorio è anche emerso che De Marco in questi mesi avrebbe avuto delle crisi. “Scoppiavo a piangere all’improvviso, mi sentivo solo e vuoto. Tutto ciò mi procurava tristezza. Avevo degli attacchi di rabbia”.

Davanti al gip Michele Toriello, alla pm Maria Consolata Moschettini e ai suoi avvocati difensori Andrea Starace e Giovanni Bellisario, De Marco ha raccontato di aver avuto degli impulsi autolesionistici mostrando agli inquirenti una cicatrice all’altezza della caviglia destra che si sarebbe procurato da solo con una lama incandescente.

De Marco ha anche raccontato di essersi sentito più arrabbiato del solito quando Daniele, con una telefonata, gli ha comunicato che avrebbe dovuto lasciare la casa. Ed è per questo, senza un vero motivo, che l’assassino ha iniziato a pianificare l’omicidio in maniera certosina già da agosto quando ancora viveva con loro. De Marco avrebbe utilizzato Google Maps per tracciare la mappa delle telecamere.

De Marco, una volta commesso l’omicidio, è tornato a casa senza guardare se qualcuno lo avesse visto nei pressi del condominio. “Quando sono tornato a casa c’erano i miei inquilini. Sono andato subito in camera, anche l’altro era in camera. Mi sono tolto i pantaloni e la felpa e mi sono poggiato sul letto, poi ho vomitato un po’. Mi sono fatto la doccia. Il giorno dopo ho buttato i vestiti chiusi in sacchetto nei bidoni di un condominio. Non sono andato al lavoro”.

A De Marco, nel carcere di Lecce, è stato prelevato un campione di saliva per estrapolare il Dna. Subito dopo è stato riaccompagnato nella sua cella dove è stato trasferito dopo otto giorni trascorsi in isolamento. Quest’oggi i difensori avranno un colloquio con il ragazzo e potrebbe arrivare la richiesta al gip di una perizia psichiatrica per stabilire le condizioni psicofisiche del 21enne al momento del duplice delitto.