Rocco Augelli non è riuscito a vincere la partita contro la malattia del secolo. Si è spento nella giornata di ieri lottando fino alla fine per riuscire a sconfiggere un cancro cerebrale pediatrico che lo aveva strappato dal campo di calcio.

Anni di cure e sofferenze che lo avevano anche portato in Germania. Terapie costose che era riuscito ad affrontare grazie alla donazione di amici e parenti, ma anche soprattutto alla stima e all’affetto delle società sportive e giocatori.

Lo storico attaccante dell’Atletico Vieste, nato a San Giovanni Rotondo, dopo il ritiro, aveva iniziato la carriera di allenatore con la Asd San Marco, stroncata con la scoperta del tumore. Ed è così che la società lo ricorda:

“Dopo aver combattuto per quasi due anni contro un terribile male, mister Rocco Augelli è salito al cielo. A Giugno del 2019 abbiamo avuto l’onore e il piacere di averlo nel nostro team celeste granata come allenatore in seconda della prima squadra.

Non stava benissimo, da pochi mesi aveva iniziato le cure, ma quando stava sul campo con noi, tutto passava e lui trasmetteva ai suoi ragazzi forza e fiducia col suo sorriso. Quando si assentava per via delle varie visite mediche cui si sottoponeva, non perdeva mai il contatto con la squadra.

Ci ha creduto più di tutti nel nostro ripescaggio in Eccellenza ed era pronto e desideroso di ripartire su quel rettangolo verde dove ha emozionato migliaia di persone con le sue prodezze e dove avrebbe voluto continuare a far sognare tanta gente da allenatore. Vivendo questa breve esperienza calcistica insieme a Rocco ognuno di noi si è arricchito. Uomo di grandissimi valori morali apprezzati da tutti gli addetti ai lavori e non solo. Mister Rocco anche a San Marco ha lasciato il segno, ha impreziosito il progetto Asd San Marco con professionalità e amore.

Oggi un ragazzo d’oro di soli 35 anni sale al cielo e noi non possiamo che ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per noi. Ora da lassù continua a segnare tanti gol”.