L.M., 20enne originario di Canosa di Puglia, coinvolto domenica mattina in un rissa con altri giovani in corso d’identificazione, è stato arrestato per aver esploso 4 colpi d’arma da fuoco, calibro 380, fuori da un locale di Bisceglie.

Dalla ricostruzione effettuata, il 20enne prima ha sparato in aria in direzione del mare e, subito dopo, si è disfatto della pistola gettandola in mare.

Il gesto, verosimilmente riconducibile alla dimostrazione del possesso di un arma da fuoco nei confronti degli altri partecipanti alla rissa, è quindi stato visto da numerosi avventori e lavoratori del locale sul lungomare Paternostro.

Immediato l’intervento dei Carabinieri che si trovavano nelle vicinanze. Il giovane è stato fermato su indicazione delle primissime informazioni fornite loro da persone che avevano assistito alla scena e, subito dopo, sul posto sono giunti altri militari per proseguire le attività d’indagine che sono state svolte anche da personale della Sezione Investigazioni Scientifiche del comando Provinciale Carabinieri di Bari.

Alle prime luci dell’alba sono giunti nel luogo dell’evento anche gli addetti del servizio Subacqueo del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Bari che, dopo aver ricevuto dettagliate indicazioni sulla dinamica da parte dei militari, con grande perizia e rapidità, sono riusciti a trovare la pistola utilizzata.

L’arma, una pistola “scacciacani modificata per lo sparo di ogive, era adagiata su alcuni scogli ad una profondità di circa 2 metri e ad una distanza di 15 metri dalla scogliera. Il giovane è stato quindi dichiarato in stato di arresto e, come disposto dalla Procura della Repubblica di Trani, è stato tradotto presso la casa circondariale di Trani.