La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 4mila confezioni di gel igienizzanti messe illecitamente sul commercio per speculare sull’emergenza sanitaria dovuta al contagio da Coronavirus.

La perquisizione è stata eseguita presso la sede di una srl a Cerignola. Tale intervento fa seguito alle attività di perquisizione svolte lo scorso 9 marzo sempre dalle Fiamme Gialle baresi in 22 Comuni (Acquaviva delle Fonti, Altamura, Andria, Bari, Bitonto, Capurso, Castellana Grotte, Conversano, Gioia del Colle, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Locorotondo, Minervino Murge, Modugno, Mola di Bari, Monopoli, Noci, Palo del Colle, Polignano a Mare, Putignano, Ruvo di Puglia e Toritto), che avevano permesso di sequestrare oltre 30mila prodotti (mascherine protettive, gel e salviette per le mani) per un valore commerciale di circa 220mila euro.

In tale contesto era stato accertato, tra l’altro, che talune imprese, principalmente operanti nei settori della produzione di cosmetici nonché del commercio all’ingrosso e al dettaglio, anche attraverso note piattaforme di e-commerce di saponi, detersivi, profumi, erboristeria e ferramenta, offrivano gel e salviette igienizzanti per le mani presentandoli, con scritte e simboli ingannevoli sulle confezioni nonché con messaggi pubblicitari, come prodotti con azione disinfettante.
Gli ulteriori accertamenti disposti da questa Procura hanno consentito di individuare quale principale fornitore del gel ad azione sanificante sequestrato lo scorso 9 marzo, prodotto senza la prescritta autorizzazione, una s.r.l. di Cerignola (FG) esercente l’attività di fabbricazione di materiale medico.
A seguito della perquisizione effettuata dalle Fiamme Gialle baresi presso lo stabilimento della s.r.l. sono stati, quindi, sequestrati oltre 4mila flaconi di gel ad azione sanificante che, qualora venduti al dettaglio, avrebbero fruttato un profitto pari a circa 40mila euro.