L’Olio di Puglia diventa Igp. La decisione arriva dalla Commissione europea che ha approvato la domanda d’iscrizione dell’olio prodotto esclusivamente in Puglia nel registro delle Indicazioni geografiche protette.

Quella per l’Olio di Puglia è il nono riconoscimento Igp per la regione. Infatti nel registro sono iscritte anche la lenticchia di Altamura, la burrata di Andria, la Cipolla Bianca di Margherita, l’Uva di Puglia, il Carciofo Brindisino, l’Arancia del Gargano, il Limone Femminello del Gargano e le Clementine del Golfo di Taranto.

L’indicazione è riservata esclusivamente agli oli extravergine di oliva prodotti nella regione secondo alcuni requisiti di un disciplinare. Il marchio Igp è stato ottenuto da olive dei cultivar Cellina di Nardò, Cima di Bitonto (oppure Ogliarola Barese o Garganica), Cima di Melfi, Frantoio, Ogliarola salentina (o Cima di Mola), Coratina, Favolosa (o Fs-17), Leccino, Peranzana, presenti negli uliveti da soli o in misura non inferiore al 70%.