Si è presentato ieri sera nella caserma dei Carabinieri di Barletta l’imprenditore di Corato Flavio D’Introno, ricercato dopo che in giornata il Tribunale di Sorveglianza di Bari ha respinto la richiesta di affidamento ai servizi sociali perché ritenuta inammissibile.

D’Introno è stato portato nel carcere di Trani dove deve scontare una condanna definitiva a 5 anni e 4 mesi, 18 mesi dei quali trascorsi in custodia cautelare, per usura ai danni di commercianti del nord barese.

Arrestato nel 2007 dal Gico della Guardia di Finanza nell’operazione ‘Fenerator’, D’Introno è salito alla ribalta della cronaca per aver svelato il sistema di corruzione e tangenti che coinvolgerebbe i magistrati tranesi Antonio Savasta e Michele Nardi.

Stando alle sue dichiarazioni, i due giudici si sarebbero adoperati, in cambio di danaro ed altre utilità, per manipolare numerose vicende giudiziarie pendenti a Trani in cui l’imprenditore era coinvolto come parte offesa o come indagato/imputato.