Quella in corso è decisamente un’estate calda per il trasporto aereo, come sanno bene i tanti pugliesi incappati nel il recente sciopero di fine luglio e la chiusura di Linate, col trasferimento di tutti i voli su Milano Malpensa. Secondo quanto riportato da No Problem Flights, portale dedicato all’assistenza passeggeri nelle pratiche di indennizzo per disagi in volo, solo domenica 28 luglio sono stati oltre 200 i voli con ritardo di almeno 1 ora, ma se ne sono registrati anche 5-6.

Almeno 18 i voli cancellati, coinvolti oltre 50mila passeggeri che potrebbero richiedere indennizzi alle compagnie aeree per 1,5 milioni di euro, solo considerando i primi giorni di disagio. Per chi deve transitare da Malpensa in questi giorni, meglio dare una controllata allo stato del volo.

Il trasferimento del traffico da Linate era stato annunciato da almeno 3 mesi, motivo per cui le compagnie, e lo stesso scalo di Milano, suggerivano da tempo ai viaggiatori in fase di prenotazione di arrivare a Malpensa con 3-4 ore di anticipo rispetto all’ora di partenza prevista. Le rassicurazioni che non ci sarebbero stati problemi per i vacanzieri in partenza o in arrivo nel secondo più importante scalo italiano, si sono rivelate un miraggio: i disagi sono cominciati già sabato 27 luglio, giorno di chiusura ufficiale di Linate per i lavori di restyling in atto, e del conseguente aumento del traffico su Malpensa di circa il 30%, ai quali si è aggiunto anche il blocco del rullo trasportatore dei bagagli del Terminal 1. Lunedì 29 luglio la situazione è peggiorata.

Nonostante il banner informativo del sito di Malpensa recitasse un incoraggiante “Dal 27 luglio al 27 ottobre Linate fa una pausa per rinnovarsi. Nel frattempo continuiamo a volare con Malpensa”, il trasferimento da un aeroporto all’altro è stato tutt’altro che indolore, e non è ancora finita. Si stima che fino al 4 agosto saranno coinvolti 160 Milioni di passeggeri in più rispetto a quanto registrato negli anni scorsi, con conseguenze prevedibilmente preoccupanti.

Per il traffico aereo si tratta di un inconveniente che arriva nel periodo da bollino rosso per eccellenza, nella settimana più affollata di voli e con picco di partenze, eppure gli esperti non considerano lo scenario apocalittico, stimando un ritardo medio tra partenza e arrivo variabile dai 35 ai 45 minuti, con tempi massimi di attesa ai controlli di sicurezza addirittura ridotti di 3 minuti rispetto alla norma, dato il potenziamento degli stessi.

Per fortuna, non è detto che i viaggiatori debbano subire tutto passivamente:”Secondo quanto previsto dalla Carta dei Diritti del Passeggero – ci ha detto l’avvocato Alberto De Giosa, co-founder di No Problem Flights – di sicuro il passeggero ha diritto ad un indennizzo nei casi di volo cancellato, volo in ritardo prolungato, ovvero partito con più di 3 ore di ritardo rispetto all’atteso, oppure negato imbarco per overbooking”.

“Questo indennizzo va richiesto tramite compilazione dell’apposito modulo da inviare alla compagnia aerea, allegando una lettera con richiesta di rimborso contenente tutti i requisiti necessari, una copia della carta d’imbarco e una copia della carta d’identità. Il motivo per cui No Problem Flights opera in questo settore – ha evidenziato – è che spesso le compagnie rispondono poco, in ritardo o riportando scuse non plausibili a tali richieste avanzate dai passeggeri, i famosi disagi tecnici, e quindi si è indotti a desistere, nonostante la compagnia sia tenuta per legge a corrispondere un indennizzo che può arrivare fino a 600euro”.

Ci sono alcuni casi in cui non si ha diritto ad un indennizzo, e sono rappresentati da circostanze straordinarie che non potevano essere previste né evitate, quali le condizioni meteo avverse, gli scioperi, problemi che compromettono la sicurezza del volo, oppure in caso di biglietto volo gratuito o cui è stata applicata una tariffa non accessibile al pubblico come ad esempio per dipendenti delle compagnie aeree.

“La compagnia è tenuta a offrire servizi di assistenza in caso di disagio aereo – ha sottolineato l’avvocato De Giosa – ed è tenuta per legge anche a fornire servizi di assistenza al passeggero vittima di ritardo prolungato in partenza, superiore alle 2 ore, o all’arrivo superiore alle 3 ore, volo cancellato e overbooking. Parliamo di pasti e bevande fornite gratuitamente, così come pure alloggio in albergo, trasporto di andata e ritorno tra hotel e aeroporto, e due chiamate telefoniche o messaggi via email, fax e telex”.

Di sicuro la lezione di questo inizio settimana starà spronando Malpensa alla migliore ottimizzazione possibile delle attività per evitare che i disagi perdurino per tutto il periodo “caldo” dei voli, ma nel dubbio raccomandiamo allerta, informazione tempestiva e di arrivare in aeroporto con largo anticipo e un bagaglio di pazienza in più da portare con voi in cabina.