Il bilancio dell’operazione “Movida” è di 13 arresti e un indagato. La squadra mobile di Lecce all’alba di oggi ha smantellato tre gruppi dediti allo spaccio di cocaina operanti nel centro storico del capoluogo salentino e nelle località marine di San Foca, Torre Uluzzo, Porto Cesareo e Santa Cesarea Terme, nei pressi di piazze e locali da ballo.

Agli arresti sono finite 13 persone, mentre una quattordicesima è indagata a piede libero. Nei guai sono finiti il marocchino Adil Ghazi, 53enne, residente in Italia; Nicola Guarna, 27enne; Luca Stefano Indirli, 20enne; Andrea Montinaro, 44enne; Roberto Patera, 41enne; Antonio Peciccia, 50enne; Graziano Romano, 40enne; Vito Sacco, 19enne; Carmelo Schillaci, 19enne; Giuseppe Schito, 41enne; Marco Vetrugno, 41enne; Moreno Vonghia, 37enne e l’ex portiere del Lecce Davide Petrachi, di 33 anni, già coinvolto nell’operazione “Orione”.

Stando alle indagini della squadra mobile di Lecce e coordinate dal Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, i gruppi criminali avrebbero agito in gruppi distinti per gestire le piazze dello spaccio nel centro storico di Lecce, in particolare in piazzetta Santa Chiara, nonché nei pressi di discoteche e locali da ballo situati nelle località già menzionate. Tra le persone destinatarie della misura cautelare vi sono anche elementi che in passato sono risultati vicini ad esponenti di spicco della criminalità organizzata locale.

L’operazione di polizia è stata portata a termine con l’utilizzo dell’istituto dell’arresto ritardato e dell’impiego di 15 sotto copertura, che si sono finti clienti ed hanno acquistato nel complesso una cinquantina di dosi di cocaina, per documentare la cessione sistematica di sostanze stupefacenti da parte degli arrestati. Gli agenti hanno utilizzato telecamere nascoste che hanno consentito di svelare la fitta rete dedita allo spaccio in quattro locali notturni salentini.

La Questura di Lecce sta valutando la possibilità di sospendere la licenza, ai sensi dell’ex articolo 100 del Tulps, ai locali notturni presso i quali ed all’interno dei quali si sono consumati gli episodi di spaccio: tra di essi il Ficodindia, la Riviera di Levante di Porto Cesareo ed il Guendalina di Santa Cesarea Terme.