Chiedono risposte, pretendono azioni concrete ma soprattutto hanno voglia di guardare al futuro gli agricoltori salentini che a Lecce, in una manifestazione promossa da Unaprol e Coldiretti, hanno sfilato lungo le vie della città. Basta il rimpallo sulle responsabilità per quello che riguarda la Xylella, con decisioni che tardano ad arrivare e situazioni precarie che destabilizzano chi vive, spesso sopravvive, di agricoltura.

In una nota è la stessa Coldiretti che delinea una situazione che definisce “una strage provocata da errori, omissioni, ritardi e strumentalizzazioni che rischia di sfregiare per sempre il territorio e distruggere un intero tessuto ambientale, economico ed occupazionale. Non c’è più tempo da perdere per fermare il contagio e far rinascere le aree colpite, dopo anni di annunci, promesse, rimpalli di responsabilità della burocrazia e decreti senza impegni concreti per la ricostituzione del patrimonio olivicolo distrutto mentre gli agricoltori non sanno come comportarsi per realizzare nuovi impianti resistenti e tornare a lavorare e produrre”.

Un dossier denominato “Coraggio Salento”, che denuncia come il contagio abbia già compromesso circa 21 milioni di piante in un’area di 183mila ettari a partire dal 2013, data della prima segnalazione di un disseccamento anomalo su un appezzamento di ulivi a Gallipoli. E nei prossimi 5 anni rischia di distruggere l’intero Mezzogiorno colpendo anche la Basilicata perché manca una vera strategia da parte non solo della Regione Puglia ma anche l’Unione Europea e del Ministero.

Un disinteresse istituzionale che ha già comportato 1,2 miliardi di euro di danni e che ha messo in ginocchio diversi imprenditori e lavoratori con un batterio importato nel Salento dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam a causa di politiche troppo permissive e con poche cautele sanitarie.

Il corteo composto da circa 5000 agricoltori salentini e rappresentanze di Bari e Foggia, è partito dal Foro Boario e si è snodato lungo Via Adriatica, Viale Porta d’Europa, passando per Piazza dei Bastioni, proseguendo lungo Viale De Pietro e Via XXV Luglio per poi arrivare a Piazza Sant’Oronzo.

“Il Salento merita rispetto e pretende le dimissioni dell’assessore all’agricoltura della Regione Puglia che ha dimenticato di chiedere al Ministero lo stato di calamità per il 2018” ha gridato Savino Muraglia, presidente della Coldiretti Puglia che ha aggiunto “non è stato in grado di definire una strategia condivisa e chiara con il Governo per consentire agli olivicoltori di espiantare e reimpiantare, mandando in fumo ettari di coltivazioni, con ulteriori danni al patrimonio ambientale, culturale ed economico”.

David Granieri, presidente di Unaprol, ha annunciato invece l’acquisto e la distribuzione di 100mila piante di olivo leccino, resistente alla Xylella, che verranno consegnate prossimamente agli olivicoltori nella speranza di aiutarli anche se la risoluzione dei problemi è compito dei piani alti.