La Guardia di Finanza di Taranto ha eseguito un decreto di sequestro preventivo “per equivalente” di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per 2.6 milioni nei confronti di una società di Massafra che produce macchine per la metallurgia e del suo rappresentante legale.

Il provvedimento scaturisce da un’attività finalizzata a verificare il corretto impiego di finanziamenti pubblici connessi al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) 2007/2013, Programma “Competitività dei settori produttivi, occupazione e ricerca”.

La società, secondo l’accusa, ha ottenuto dalla Regione Puglia un finanziamento di 2.6 milioni senza però rispettare l’obbligo delle assunzioni.

Il progetto ha riguardato la realizzazione di una nuova unità industriale per la fabbricazione di innovativi aerogeneratori per la produzione di energia elettrica, per investimenti complessivi pari a 16 milioni. Il finanziamento era stato autorizzato con obbligo da parte della società di assumere almeno 24 dipendenti.

Le indagini, invece, hanno consentito di accertare che il responsabile della società ha simulato le assunzioni annuali di lavoratori. Singolare il caso di un dipendente che si è dimesso da una delle ditte satelliti ed è stato assunto dalla società massafrese dopo sette minuti. Il rappresentante legale è stato denunciato per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.