Roberto Monterisi è un geometra di Barletta di 33 anni. “Ho sempre sognato di trovare la mia strada e per questo sono andato via da casa molto presto – racconta -, ho fatto molti lavori prima di intraprendere quella delle costruzioni edili in cui la mia famiglia ha esperienza quarantennale. Ho iniziato a concentrarmi sulla costruzione di edifici in classe A”. Dopo anni di gavetta e studio, ha capito che il futuro sarebbe stato rappresentato dalla bioedilizia, dal risparmio energetico e dalle strutture in legno. Roberto da qualche anno ha una sia azienda.

Con il Gruppo Edile Monterisi, il 33enne si è affermato in Toscana, nelle campagne di un vicino paese fiorentino. “Mi sono imbattuto in un terreno dove avevo intenzione di costruire case di classe A, per me innovative – spiega l’imprenditore -. Con meraviglia, però, mi sono accorto che in Toscana questo tipo di costruzioni erano già avviate da tempo, constatando un certo divario con il sud”.

“Per sbaragliare la concorrenza – continua – mi sono documentato e ho capito che stavano per approvare una normativa che avrebbe cambiato la classificazione energetica, non più solo classe A in modo generico, ma con quattro sotto categorie. Ho iniziato a cercare nuovi metodi per la costruzione di case di livello A4. Con i tecnici del posto abbiamo preparato il progetto e sottoposto a tre acquirenti entusiasti. Da quel momento è partita la mia avventura”.

Il progetto di Roberto e del suo team ha caratteristiche diverse dai soliti appartamenti di classe A. Dopo uno studio accurato su come rendere l’abitazione di livello 4, sono state trovate  soluzioni innovative: 15 centimetri di cappotto termico; struttura non più in laterocemento, materiale che può creare un ponte termico con conseguente formazione di condensa e muffa, ma coibentata; fondazione composta da platea, intercapedine d’aria di 35 cm e calpestio termoisolato; finestre in pvc con triplo vetro, perché materiale cento per cento riciclabile e totalmente isolanti; telai degli infissi in legno e schiuma; tetto ventilato; membrana termoriflettente e sistema fotovoltaico, impianti termoidraulici di ultima generazione.

“La differenza tra noi e le ditte più grandi, che subappaltano i lavori, è sporcarsi le mani direttamente sul cantiere. Questo – spiega Roberto – ci ha permesso di contenere i costi e dare una casa classe A4 ai nostri acquirenti con 100 euro in più al metroquadro rispetto a quelle tradizionali in classe A”.

“Non ci aspettavamo un simile risultato. Essendo il mio primo investimento importante non credevo di trovare tre famiglie che avrebbero riposto la loro fiducia in noi. Le villette da loro commissionate – conclude il giovane costruttore – sono state consegnate circa un anno fa, diventando così le prime in Toscana per la bioedilizia residenziale in classe A4. È stata la scommessa della mia vita, dentro ci ho messo tutte le mie conoscenze, energie e risorse. Ho rischiato molto, ma solo in questo modo si possono ottenere buoni risultati”.