Il 15 dicembre si avvicina e come vi abbiamo raccontato, a partire da quella data 100 famiglie che vivono e si mantengono grazie al lavoro per il 118 della provincia di Foggia rischiano di trovarsi col sedere per terra, come si dice. Tutta colpa del decreto dignità, che impedirebbe il rinnovo con la Sanitaservice per chi ha già avuto un contratto a tempo determinato di due anni.

Dopo la pubblicazione del nostro articolo qualcosa si sta muovendo, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, su sollecitazione dell’Ugl, ha tirato le orecchie al direttore generale della Asl di Foggia, Vito Piazzolla, sollecitando un incontro volto alla soluzione del problema, incontro convocato martedì 4 dicembre alle 11.

Tra le tante storie delle persone a rischio disoccupazione vogliamo raccontarvi quella di Luigi, 58 anni, sposato con Carmen, a dal cui reddito dipende tutta la famiglia. Luigi lavora per il 118 di Foggia ormai da 8 anni, tempo in cui ha maturato una buone dose di esperienza che ora rischia di andare dispersa.

“In questo lavoro l’esperienza è fondamentale, salvavita – ci ha detto – se dovrò andare a casa rischio di essere sostituito da qualcuno che non sa nemmeno come si mette in moto l’ambulanza, come è realmente accaduto”.

“Alla mia età rischio di rimanere ai margini nel mercato del lavoro – ha sottolineato amaramente – per la società persone come me sono da eliminare”. “Per una moglie – ha aggiunto Carmen – vedere suo marito tutto il giorno a casa a non fare niente fa male”.