Il 15 dicembre è vicino. Un giorno importante per i 48 operatori del 118 di Foggia a cui scade il contratto a tempo determinato con la Sanitaservice, la società in house della Asl. Senza un intervento normativo e una proroga dell’assunzione rischiano di andarsene a casa.

Un futuro incerto dettato dal Decreto Dignità, così gli è stato detto, che vieta il rinnovo per chi ha già ottenuto un contratto a tempo determinato di due anni.

Si intensificano gli appelli a Regione e Asl, chiedendo che vengano velocizzati i tempi dell’espletamento del concorso per gli operatori 118 oppure che si trovi un modo alternativo per evitare – cosa che sta già succedendo – l’avvicendarsi di persone senza alcune esperienza con quelle ormai formate che già operano come soccorritori, autisti e infermieri nel servizio di emergenza-urgenza.

Un servizio salvavita che corre seriamente il rischio di andare in tilt. “La Regione convochi subito un tavolo tecnico con tutti i sindacati – dice Giuseppe Mesto, segretario regionale della Ugl Puglia – è necessario confrontarsi per risolvere in via definitiva il problema occupazionale dei lavoratori foggiani e lasciare immutato il livello assistenziale”.