Arrestato a Taranto un pensionato 63enne ex dipendente di banca per estorsione a danni di persone in stato di bisogno e piccoli imprenditori. Le indagini, coordinate dal P.M. Lucia Isceri, sono partite dal 2016, a seguito della denuncia presentata da una persona usurata. Il 63enne, D.S.G., secondo la Polizia Tributaria, su disposizione del G.I.P. del tribunale di Taranto, Giuseppe Tomassino, era riuscito ad elaborare un efficace sistema di riscossione per garantirsi il pagamento di prestiti elargiti a tassi usurai fino al 120%.

L’uomo si faceva sottoscrivere dagli usurati delle apposite scritture private, che attestavano la ricezione di prestiti garantiti da titoli di credito. Nel momento in cui erano impossibilitate nel pagamento, il pensionato agiva per vie legali, attraverso atti di pignoramento.

Inoltre è risultato che, D.S.G., ha percepito negli anni dall’INPS, per “cecità assoluta”, 100mila euro a titolo di pensione ed indennità. I Finanzieri, nel corso dell’attività investigativa nei suoi confronti, attraverso pedinamenti e filmati, sono riusciti ad appurare la completa autonomia dell’indagato nello svolgimento delle ordinarie mansioni di vita quotidiana.

A carico di D.S.G. sono stati ipotizzati i reati di usura, estorsione con minaccia, esercizio abusivo di attività finanziaria e truffa aggravata ai danni di Ente pubblico. Su disposizione del G.I.P. è stato eseguito nei suoi confronti il sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie per la somma di 100 mila euro.