Un anomalo viavai di persone in zona “fosse granaie” a Cerignola, in via Cornelio Tacito, ha insospettito i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Cerignola, che sabato hanno predisposto un servizio di appostamento, in abiti borghesi, visto la presenza i impianto di videosorveglianza nell’abitazione sospetta.

I militari hanno bloccato un acquirente, che ha consegnato spontaneamente una dose di hashish, dichiarando di averla appena acquistata all’interno dell’abitazione sospetta. Un altro acquirente ha messo in piedi una rocambolesca fuga con inseguimento nelle vie del centro di Cerignola, dopo essere riuscito a salire a bordo della propria autovettura.

I militari, hanno identificato i due, uno di Barletta e l’altro di San Ferdinando di Puglia, presso gli uffici del Comando Compagnia di Cerignola, e hanno continuato l’operazione tornando all’abitazione sospetta, dove, prima di riuscire ad entrare hanno udito il rumore dello sciacquone continuato del water, probabilmente azionato dagli occupanti dell’abitazione per gettare lo stupefacente nascosto in casa.

Una volta entrati nell’abitazione, i militari hanno identificato una donna di 28 anni, con precedenti di polizia, che ha aggredito i militari con violenza, minacciandoli ed ostacolando l’identificazione del marito della stessa, 30enne, soggetto già noto agli operanti perché più volte arrestato per spaccio.

La donna nota alle forze dell’ordine perché sorella di un detenuto per resistenza a Pubblico Ufficiale e per la detenzione di 18 grammi di cocaina. Durante le operazioni di perquisizione domiciliare, una individuo, non accortosi dell’operazione dei Carabinieri, ha bussato a una finestra dell’abitazione. Ad aprirla, però, un Carabiniere in borghese al quale l’acquirente metteva in mano 10 Euro e gli diceva “il solito grazie”

Avvalorata ulteriormente l’attività di spaccio degli occupanti l’abitazione, i Carabinieri hanno arrestato tre uomini per spaccio di droga e resistenza a Pubblico Ufficiale. L’ultimo acquirente è stato deferito in stato di libertà anche per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.