Nelle prime ore della mattinata odierna, nelle province di Andria-Barletta-Trani e Bari, la Polizia di Stato ha eseguito una vasta operazione volta a colpire e smantellare un’organizzazione criminale insistente nel territorio di Andria, della quale fanno parte anche noti pregiudicati residenti ed operanti a Minervino Murge e Spinazzola.

Le indagini, condotte dai poliziotti del Commissariato di P.S. di Andria, in raccordo operativo con gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Bari, sono sfociate nell’emissione di una misura di Custodia Cautelare in Carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Trani, su richiesta di quella Procura della Repubblica, a carico di 13 persone, responsabili a vario titolo di numerosi assalti agli sportelli Bancomat verificatisi recentemente nel territorio delle provincie di Barletta-Andria-Trani, Bari e Matera; un secondo gruppo criminale è stato invece ritenuto responsabile di una serie di furti consumati e tentati ai danni di stabilimenti, industriali e commerciali, dislocati in tutta la Puglia.

L’operazione, eseguita dagli uomini del Commissariato di Andria congiuntamente a personale della Squadra Mobile di Bari, del Reparto Prevenzione Crimine Puglia e del Reparto Volo di Bari, ha così permesso di catturare numerosi esponenti della criminalità locale e dell’hinterland murgiano.

Le indagini sono partite nell’estate 2015 a seguito di un furto presso lo sportello bancomat di una filiale delle Poste Italiane di Andria; in quell’occasione i malfattori, utilizzando uno strumento esplosivo definito in gergo “marmotta”, fecero “saltare a pezzi” il dispositivo ATM del citato istituto di credito e riuscirono a fuggire con i contanti trafugati.

Gli investigatori hanno quindi analizzato ulteriori episodi, sviluppatisi con modalità analoghe, riscontrando numerose analogie con eventi verificatisi presso vari istituti di credito, ubicati nel territorio di Andria e nelle province di Bari e Matera.

La complessa attività investigativa intrapresa ha visto gli Agenti impiegati i numerosissimi servizi notturni, appostamenti e pedinamenti, volti a monitorare le abitudini degli indagati.

Nonostante le difficilissime condizioni ambientali in cui si è operato, caratterizzate da impervi luoghi della murgia facilmente controllabili dagli indagati e improvvise partenze nel cuore della notte per destinazioni spesso a centinaia di km da Andria, gli investigatori sono riusciti ad individuare le cupe dei malviventi ed a sequestrare quasi 5 kg di esplosivi, fucili, jammer e le inconfondibili “marmotte”.

L’attività investigativa ha inoltre fatto emergere collegamenti con un’ulteriore gruppo, ben strutturato, di pregiudicati andriesi dediti alla commissione di reati predatori ai danni di depositi merci e stabilimenti industriali presenti tra la Calabria, la Puglia e la Campania.

Il gruppo, infatti, sceglieva i suoi bersagli tra gli stabilimenti industriali che presentavano “bottini” di maggior entità.

Sono stati acclarati tentativi di furto ai danni di numerose aziende e, in un’occasione, il gruppo è finanche riuscito ad asportare, nel corso di una sola notte, l’intera attrezzatura di un frantoio oleario, ricettata nella stessa mattinata, costituita da pesanti macchinari industriali ancorati al suolo del valore di poco meno di € 170.000, recuperati grazie al pronto intervento dei Poliziotti.