“Domani sarò a Roma e cercherò di parlare con Cattaneo. Se non è raggiungibile mi siederò sotto la sede: prima o poi arriverà”. Il presidente Michele Emiliano è intervenuto alla manifestazione dei lavoratori Tim a Bari assicurando che farà il possibile per supportare la protesta.

Lo sciopero, l’ennesimo, è stato indetto contro la disdetta del contratto di secondo livello e le provocazioni aziendali che vorrebbero introdurre tagli salariali, l’eliminazione di diritti e tutele, demansionamento diffuso, controlli a distanza e precarizzazione del rapporto di lavoro”.

Secondo i lavoratori, se questa disdetta venisse confermata, “si azzererebbero 10 anni di conquiste sindacali con notevoli ripercussioni sulla qualità del rapporto di lavoro e sulla qualità della vita privata dei lavoratori”.

Diversa, come è ovvio che sia, la posizione dell’azienda sulla questione. “La trattativa sindacale è improntata ad ampia disponibilità a discutere ed è ispirata ad una filosofia di recupero di produttività interna e una redistribuzione dei risultati ottenuti – scrivono dalla TIM -. L’azienda ha più volte ribadito alle organizzazioni sindacali la volontà dell’attuale management di salvaguardare il perimetro organizzativo”.