Hanno pensato che viaggiare per mare, di domenica, in pieno giorno, fosse la condizione ideale per raggiungere le coste salentine e consegnare indisturbati il carico di quasi un quintale di droga, magari confondendosi tra i tanti diportisti ed evitando i controlli delle forze dell’ordine. Ma le aspettative dei due scafisti albanesi sono state deluse dal dispositivo aeronavale delle Fiamme Gialle che quotidianamente svolge attività di vigilanza nelle acque del canale d’Otranto, per il contrasto ai traffici illeciti di ogni genere.

E sono state proprio le unità del Reparto Operativo Aeronavale di Bari e quelle del Gruppo Aeronavale di Taranto che nella mattinata di ieri hanno intercettato a largo un gommone, con due soggetti a bordo, che viaggiava a velocità sostenuta verso le coste salentine e sul quale, da un controllo più ravvicinato, si notavano diversi involucri simili a quelli normalmente utilizzati per confezionare la marijuana.

Alla vista delle motovedette dei finanzieri gli scafisti hanno tentato la fuga. Non si sono libertati della droga lanciandola in mare, come spesso accade, ama hanno preferito manovrare in modo pericoloso per sfuggire alla cattura. L’imbarcazione delle Fiamme Gialle è comunque riuscita a bloccare il gommone. I militari, una volta saliti a bordo, hanno potuto guardare all’interno di quei pacchi, riscontrando l’effettiva presenza della droga.

Gli scafisti sono stati condotti presso gli ormeggi della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Brindisi. Si tratta del 46enne K. B. e del diciottenne T.V., entrambi albanesi, arrestati per detenzione e traffico di stupefacenti e posti a disposizione della locale Autorità Giudiziaria.

Il gommone, invece, è stato sequestrato. La droga trovata è pari a 80 chili di marijuana confezionata in 11 pacchi, che nelle piazze di spaccio avrebbe fruttato almeno 700mila euro alle organizzazioni criminali.