Cielo variabile, con la presenza di qualche nuvola in più rispetto al giorno di Pasqua. Chi ha organizzato la gita fuori porta per il lunedì del’Angelo, però, a detta degli esperti può stare tranquillo perché non sono previste piogge significative. Qualche debole precipitazione solo nel tardo pomeriggio e in serata, ma a carattere locale. L’altro lato della medaglia sarà un clima più mite grazie al vento di libeccio. Sarà stata anche il tempo mediamente clemente ad aver fatto registrare un record di presenze nelle campagne pugliesi. Pasquetta boom per gli agriturismi.

I dati diffusi Istat non lasciano dubbi. Sono quasi 500mila le presenze registrate annualmente nelle aziende agrituristiche della Puglia, con un fatturato che supera i 16 milioni di euro. “Oltre al tutto esaurito per i pranzi, anche i tempi di pernottamento si sono allungati rispetto allo scorso – spiega il presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti – passando dalle classiche due giornate ad una media di 4 giorni, perché i turisti approfittano così delle feste per partecipare ai riti della settimana santa in occasione del Giubileo. L’agriturismo ha aumentato la disponibilità di accoglienza turistica, offrendo una lettura positiva del territorio pugliese e, pertanto, lo sviluppo dell’agriturismo vero deve significare maggiore capacità di attrazione da parte della Puglia a beneficio dell’intera economia regionale”.

“Il turismo enogastronomico è il vero traino dell’economia turistica pugliese – dice Gianni Cantele, Presidente di Coldiretti Puglia – caratterizzato da 60 milioni di ulivi di cui quasi il 50% monumentali, 233 prodotti riconosciuti tradizionali dal MIPAF, 8 prodotti DOP e 29 vini DOC, oltre a pregevoli masserie storiche, le più belle d’Italia. Ciò testimonia che il turismo pugliese non è solo mare, piuttosto volano per lo sviluppo di tutto il territorio, elemento di promozione del paesaggio, della cultura e degli stessi prodotti agroalimentari locali”.

Il turismo enogastronomico è un settore che in Italia vale 5 miliardi di euro e che anche in Puglia sta vivendo una fase positiva. Merito dei prodotti tipici che costituiscono uno dei principali motivi di attrazione della Puglia per i turisti, in particolare stranieri. L’agriturismo è un’attività connessa a quella agricola e tale deve restare se vuole essere messaggera della genuinità e qualità dei prodotti tipici, oltre che strumento di conoscenza delle potenzialità ed opportunità economiche e sociali delle nostre campagne. L’offerta di attività ricreative e culturali è aumentata in misura crescente nel corso degli ultimi anni, rispettivamente del 29 e del 24%. Grandi opportunità anche dalla vendita diretta negli Agriturismo di Campagna Amica con il 45% delle aziende pugliesi che vende prodotti propri ed il 9,6% prodotti biologici.

“Il cibo è certamente divenuto – continua il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – infallibile leva di comunicazione verso i turisti nazionali ed internazionali. La crisi costringe i vacanzieri a risparmiare e spinge all’acquisto utile di prodotti tipici come vino, formaggio, olio di oliva, salumi e conserve. L’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze è una tendenza in rapido sviluppo favorita dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si è verifica nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città del gusto, mercati degli agricoltori di Campagna Amica”.

Bene anche i dati relativi al turismo ecologico. Significativa la presenza dei giovani tra i 16 ed i 30 anni che sono ben il 23,2% del totale.