Sgravi fiscali per le imprese del turismo che, in teoria, potrebbero portare gli alberghi di Puglia ad essere ancora più competitivi.  Quest’anno le strutture alberghiere potranno usufruire infatti del Tax Credit Digitalizzazione e del Tax Credit Ristrutturazioni. Per la digitalizzazione delle strutture ricettive il governo ha stanziato  15 milioni di euro fino al 2019, prevedendo riduzioni fiscali che consentiranno il recupero delle spese sostenute,  dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2016, per tutte le attività  di informatizzazione e promozione on line.

Ma al settore alberghiero è rivolto anche un Tax Credit Ristrutturazioni, che consentirà agli imprenditori di recuperare parte importante delle spese effettuate per interventi sull’edificio  (manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo degli edifici, ristrutturazione edilizia, rimozione delle barriere architettoniche, efficientemente energetico) e per il rinnovo degli interni (mobili e componenti d’arredo). Lo stanziamento complessivo è di 220 milioni di euro per un credito di imposta di 200 mila euro nel triennio 2014-2016.

Agevolazioni al centro del seminario organizzato dalla Sezione Turismo di Confindustria Bari e Bat, in collaborazione con Confindustria Alberghi, con Ance. All’incontro sono intervenuti, fra gli altri, Massimo Salomone e Marina Lalli, rispettivamente presidente e vicepresidente Sezione Turismo Confindustria Bari e BAT e Saverio Urciuoli, Dirigente del Ministero dei Beni Culturali che sovrintende alla misura.

“La Puglia sta attirando turisti da tutta Europa. Abbiamo segnali che indicano come la prossima estate potrà esserci un vero e proprio boom di presenze straniere a Bari e in Puglia – ha dichiarato Massimo Salomone -. Il tax credit offre alle nostre imprese il grande vantaggio di prepararsi a questo momento diventando più accoglienti e più accessibili. Tra le spese agevolabili c’è infatti  l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il tema dell’accessibilità universale è molto sentito da Confindustria Bari e Bat, e dalla sezione turismo. Noi auspichiamo che non solo tutte le strutture alberghiere ma  tutta la Puglia, con i suoi musei, i castelli, le chiese e le cattedrali diventino  più accessibili ai turisti”.