Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

I sindacati hanno avuto il primo faccia a faccia con Michele Emiliano e con il Direttore del Dipartimento Giovanni Gorgoni, in ordine al confronto in atto col Governo Nazionale sul riordino della Struttura Sanitaria Regionale. «Quello che emerge dal confronto – si legge nella nota inviata dal segretario regionale Fials della Puglia Massimo Mincuzzi e dal segretario regionale Confsal Vito Masciale – è che comunque in Puglia non si potrà spendere per il personale, risorse superiori a quelle attualmente impegnate per le strutture ospedaliere pari a circa 1,5 miliardi di euro all’anno e che gli obiettivi di ripartire in maniera equa le risorse tra sanità ospedaliera e sanità territoriale, sono ancora molto lontani. Infatti in Puglia si spende ancora circa il 68% della spesa per il personale solo nelle strutture ospedaliere, lasciando alle strutture territoriali solo il 32%.»

Le due sigle sindacali, però, hanno anche altre preoccupazioni come quelle in merito «all’analisi del disavanzo finanziario, che affida gli IRCCS Oncologico di Bari e De Bellis di Castellana Grotte al destino del piano di rientro sin dal 31/03/2015. Stesso destino sembra profilarsi, quasi sicuramente con contestualità, al Policlinico di Bari ed agli ospedali Riuniti di Foggia, che però potrebbero uscire dal piano di rientro in un triennio.  Tutti gli ospedali delle ASL Pugliesi sono destinati a finire anch’essi in piano di rientro. L’unica soluzione per questi ultimi può essere prospettata solo da accorpamenti delle strutture ospedaliere ed eliminazione dei cosiddetti “doppioni” di Unità Operative, con conseguente riduzione delle strutture apicali».

Dall’analisi sul rapporto ricavi/costi delle ASL pugliesi – è scritto anche nella nota stampa – emerge una situazione di forte disequilibrio finanziario che supera ampiamente il limite massimo del 10% tra ricavi e costi, tollerabile per non incorrere nel piano di rientro:

 

azienda Ricavi Costi differenza
ASL BA 290000000 414000000 + 42,75 %
ASL BR 185000000 232000000 + 25,40 %
ASL TA 222000000 320000000 + 44,14 %
ASL BAT 141000000 195000000 + 38,29 %
ASL FG 95000000 168000000 + 76,84 %
ASL LE 312000000 445000000 + 42,62 %

 

«Le Segreterie di CONFSAL e FIALS di Puglia – infine – pur riconoscendo le difficoltà in cui versa il Sistema Sanitrio Regionale, hanno rappresentato la necessità di non penalizzare l’utenza e di non sottoporre i lavoratori, che con abnegazione hanno garantito il servizio, a vere e proprie “deportazioni” a seguito dei paventati accorpamenti o chiusure delle strutture».