Quattrocento chili di gelatina di tritolo nell’ arsenale scoperto in una masseria tra Torre Rinalda e Casalabate. A renderlo noto oggi 1 dicembre, in una conferenza stampa,  i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce.
Secondo il comandante dei Carabinieri di Lecce, Nicodemo Macrì, il deposito “farebbe invidia anche ad un’armeria”. La masseria è di Giovanni Manzari, 54enne di Lecce,  arrestato  la settimana scorsa a Torchiarolo. La perquisizione domiciliare è stata ordinata dal Gip dopo la convalida di arresto.
Forse il proprietario metteva a disposizione della criminalità organizzata la masseria adibendola a deposito. Ma secondo gli investigatori, Manzari potrebbe essere un importante gestore di  vendita “all’ingrosso e al dettaglio” di armi e munizioni.
Venti i punti in erano nascoste 3 pistole, 3 fucili, caricatori, esplosivi, numerosi caricatori di diversa tiplologia tra cui anche quelli per kalashnikov e munizioni varie:  nei muretti a secco,  nel garage, nei trattori e in altri macchinari per arare la terra. I nascondigli erano contrassegnati da segni di riconoscimento: piccoli materiali di  scarto come cartacce, intonaco sbriciolato e altri materiali.
Oltre cento i proiettili già pronti all’uso, ritrovati 70 kg di polvere “da lancio” e secondo i Carabinieri, con  il materiale scoperto sarebbe stato possibile realizzare circa 10mila proiettili. Trovati anche 95 detonatori. I 400 kg di gelatina di tritolo sono stati fatti brillare perché altamente pericolosi. Un fucile presentava la matricola abrasa ed un altro fucile e pistola sono risultati rubati. Le armi erano erano oliate, avvolte in cellophane. La masseria si estende per vari ettari e per tale ragione sono intervenuti altre  due unità cinofile, una giunta da Tito in Basilicata, specializzata nel ritrovamento di esplosivi e l’altra, proveniente da Modugno,in provincia di Bari,  esperta di stupefacenti.