Il processo “Ambiente svenduto”, quello sul disastro ambientale dell’Ilva di Taranto, dovrà ripartire da zero. Il procedimento, già rinviato due volte, dovrà ripartire dall’udienza preliminare a causa di un errore materiale che di fatto cancella con un colpo di spugna mesi di lavoro: ci si è accorti che nel verbale d’udienza del 23 luglio scorso mancava il nome del difensore d’ufficio per 10 imputati i cui legali quel giorno erano assenti. Il cancelliere aveva lasciato un rigo bianco e per questo, tutto quanto è nullo. Il processo, che vede sul banco degli imputati 44 persone fisiche e 3 società, dovrà rifarsi.