Una valanga di proteste, commenti negativi, inviti a non andare, addirittura chi minaccia denunce, richieste di risarcimento danni e via dicendo. C’è anche chi, ironicamente ma non troppo, invita l’organizzazione a farsi vedere in piazza per ricevere 1000 frustate. La pagina Facebook dell’evento è talmente inondata di “recensioni negative” che chi la gestisce ha persino rinunciato a cancellare i post contrari, decisamente troppi per riuscire a starci dietro. Insomma, la Casa Europea di Santa Claus, a Martina Franca, si sta rivelando un vero e proprio boomerang.

In teoria, dal 20 al 27 novembre l’ospedaletto di Martina Franca, un edificio del ‘700 dove spesso venivano abbandonati i bambini, avrebbe dovuto ospitare l’unica dimora ufficiale di Babbo Natale nel vecchio continente, o almeno così c’è scritto sul sito internet della manifestazione. L’organizzazione, che aveva legato l’evento al sostegno di un progetto dell’Unicef per i bambini in Siria, aveva previsto perfino la neve artificiale. Certo non si capisce bene cosa c’entrasse il tour dei sapori “Per bacco che vicoli” organizzato dal 20 al 22 novembre, ma tant’è, tra mille imitazioni, avranno pensato in tanti, questa deve valere decisamente la pena. E così, a frotte hanno invaso il centro storico della cittadina, mettendosi in coda e aspettato il proprio turno. E aspettato. E aspettato. E aspettato.

Ore di coda, in vicoli stretti, senza un’agevole via di uscita, senza possibilità di andare in bagno, tanto che molti bambini l’hanno fatta per strada, ci raccontano alcuni sventurati testimoni. Qualcuno, su Facebook, riferisce di come persino i Vigili Urbani sconsigliassero di avventurarsi. Troppo pericoloso, dicono. Senza fidarsi dei “si dice”, basta dare un’occhiata alle foto.

Una mezza ammissione di colpevolezza la si legge sempre sulla pagina Facebook di Santa Claus: «Vi informiamo che anche domani lunedì per ragioni di sicurezza dovute alla elevata presenza di pubblico in questi tre giorni che hanno causato file interminabili, tanta quanta quella prevista anche nei prossimi giorni la Casa di Santa Claus sarà chiusa. Vi aggiorneremo su ulteriori sviluppi. Chiediamo scusa soprattutto ai bambini». La strada per l’inferno, si dice, è lastricata di buone intenzioni. Peccato.