Giuseppe Pietro Carbonara, l’amministratore unico della società Nicolas, quella che gestisce la residenza per anziani Casa Caterina di Adelfia, se ne va con la sua Porsche senza rispondere alle nostre domande.

Avremmo voluto sapere l’esito dell’ultimo blitz dei Carabinieri del Nas. Solo prescrizioni come il 24 agosto scorso? Secondo alcune indiscrezioni questa volta sarebbero state riscontrate diverse irregolarità. E qualora fosse questo il caso, avremmo voluto sapere come fosse possibile un netto cambiamento in meno di due mesi.

Al dottor Carbonara avremmo voluto chiedere quante volte gli operatori socio sanitari avessero sostituito gli infermieri, di cui la struttura è stata anche sprovvista per alcuni periodi; come possa un direttore sanitario dare la sua consulenza  – seppure pro bono – telefonicamente, ma anche perché solo dopo l’intervento dei Nas si è proceduto ad avviare la risoluzione dei problemi legati all’ascensore rotto, agli estintori non revisionati, ai materassi incelofanati e sporchi di liquidi fisiologici.

Ci siamo rivolti al commercialista di Putignano perché amministra la società ormai da quasi un anno, per l’esattezza da dicembre del 2020. A Carbonara avremmo voluto chiedere se fosse a conoscenza della discutibile gestione di alcuni ospiti non autosufficienti. Non è escluso che l’ultimo blitz dei Nas possa avere altre conseguenze. Se non altro ha contribuito ad accelerare il miglioramento delle condizioni di alcuni ospiti e la cessazione delle pratiche non ortodosse, principalmente quella di sostituire gli operatori socio sanitari agli infermieri anche nell’esecuzione di operazioni sanitarie particolarmente delicate come la somministrazione della terapia farmacologica, il cambio dei cateteri, medicazioni invasive e accessi venosi.

Sull’accaduto il presidente dell’Ordine degli Infermieri di Bari, Saverio Andreula, ha annunciato che presenterà un esposto alla Procura della Repubblica.