Può un avvocato, consulente esterno di un’azienda pubblica il cui presidente è egli stesso un avvocato, ricevere il pagamento di una parcella del valore triplo rispetto al danno che si vuole tentare di recuperare? Sì, la risposta è decisamente sì. Succede all’Amtab dell’ormai apertamente contestato presidente Pierluigi Vulcano. Secondo alcune indiscrezioni, una parte della politica barese ormai mal sopporta la discutibile gestione dell’azienda municipalizzata del trasporto pubblico locale, tanto da invocare l’intervento della Commissione Trasparenza.

Ma veniamo ai fatti, come si può facilmente evincere dalle fatture sottoposte alla nostra attenzione. Un autobus dell’Amtab, un vecchio autobus, viene tamponato. Non è certo la prima volta che un mezzo pubblico è coinvolto in un incidente stradale, questione di statistica. Ma è possibile che per recuperare 1.800 euro se ne spendano 10mila in spese legali di parte?

Nel primo grado di giudizio, infatti, il totale delle spese ammonta a 3.380 euro, con un acconto di 1.016 euro e un saldo di 2.367,07. Il primo grado, però, non ha gli effetti sperati. La controparte riconosce un risarcimento di 400 euro, avallato dal giudice. Non contenti rispetto alla richiesta iniziale di 1.800 euro, si va in appello. Del resto si tratta di un’azienda pubblica e i soldi da investite o sprecare, dipende dai punti di vista, non li tirano fuori i dirigenti di tasca propria. Fosse così assisteremmo a un risparmio notevole.

L’appello ha un costo complessivo di 5.239,44 euro, di cui 1.703,62 di acconto e il resto a saldo. E adesso alcune considerazioni. Personalmente di fronte a una situazione del genere, chi si accanirebbe nel giudizio a fronte di spese nettamente superiori rispetto al risarcimento che si intende ottenere? Ma c’è di più. A spulciare norme e prassi, sembra che le nomine dei consulenti debbano essere espresse dal Consiglio di amministrazione e non direttamente dal Presidente.

Ciò che appare più grave, però, è che il Presidente dell’Amtab non si sia limitato a nominare il consulente avvocato, ma abbia anche firmato l’autorizzazione alla spesa come attività di controllo. La solita storia del controllore controllato, o meglio incontrollato. La parcella, sempre secondo quanto siamo riusciti a capire, supererebbe anche quelle previste dalle norme. Nella lettera d’incarico, poi, è previsto che la parcella fosse stata pagata in funzione della percentuale del danno riconosciuto, quindi su 1.800 euro.

C’è il serio dubbio che in Amtab le consulenze, soprattutto quelle affidate a legali e ingegneri siano gestite senza il necessario freno, di cui solo un controllo attento fatto da terzi può essere capace. Il Consiglio comunale, magari anche solo la parte avversa ai gruppi che tutelano questi modi di fare, dovrebbe chiedere chiarimenti fatture alla mano, magari le stesse fatture che sono state sottoposte alla nostra attenzione. Lo strano episodio di questo misterioso sinistro e le super parcelle era stato fin da subito segnalato da un dipendente dell’Ufficio Sinistri, che da quel momento in poi è stato messo “sotto processo” invece di essere premiato.