L’amministratore della Sanitaservice Asl Bari, Fabrizio D’Addario, prova a sviare l’opinione pubblica, ma cade rovinosamente sotto una pioggia di reclami. Il professore finisce al suolo malamente, nonostante alcuni sindacati gli abbiamo offerto un ampio ombrello sotto cui ripararsi.

La metafora bagnata aiuta a comprendere meglio il polverone sollevato dal nostro articolo, con la raccolta delle denunce di alcuni dipendenti: “Ospedali e poliambulatori sono sporchi perché Sanitaservice non fornisce prodotti per la sanificazione e materiali a sufficienza”. Delirio. Il caso, portato alla ribalta su Rai1, è diventato nazionale.

All’indomani dell’uscita del video, l’amministratore D’Addario aveva scritto una lettera ai suoi dipendenti (allegato 1). Parlava di strumentalizzazioni, di falsità delle accuse, puntava il dito contro i furti compiuti da alcuni operai, ma il tardo pomeriggio del giovedì successivo ordinava prodotti per un valore complessivo di 16mila euro (iva esclusa). Quindi la denuncia era reale. L’ordine ha dell’incredibile. D’Addario paga 8mila euro alla “3MC” e altri 8mila euro alla “Virtù” per i mesi di novembre e dicembre. Una cifra risibile se si considera che Sanitaservice si occupa delle pulizie in 43 strutture, alcune delle quali molto grandi come il Di Venere, il San Paolo, l’ospedale di Monopoli, Corato, Terlizzi, Molfetta e poi in molti ex ospedali come quelli di Grumo, Conversano, Toritto, tanto per citare qualche esempio.

Basti pensare che l’Oncologico di Bari, per esempio, spende da solo ogni mese più o meno quanto investito dall’intera Sanitaservice. C’è qualcosa che non quadra. Subito dopo la lettera di D’Addario, in cui invitava i dipendenti a denunciare eventuali anomalie ai loro superiori, che avrebbero poi fatto relazioni a lui stesso, almeno quattro sigle sindacali (allegati 2,3) facevano quadrato attorno all’amministratore, facendo sentire al professore la propria vicinanza nelle note diffuse a mezzo stampa.

A quel punto, però, è successo ciò che non ci saremmo mai aspettati. In redazione ha ricominciato a piovere copiosamente: lettere di sollecito scritte dal direttore sanitario della Asl di Bari, Silvana Fornelli, a luglio scorso (allegato 4) e poi le email inviate da alcuni capi area della Asl e della stessa Sanitaservice (allegati 5,6,7), tutte datate tra settembre e ottobre scorso. Il problema della scarsa igiene, con buona pace dei sindacati e di D’Addario, al quale la cosa non sembra interessare più di tanto, è assolutamente stringente.

“Si informa la signoria vostra che il prodotto per il lavaggio dei mop in lavatrice è quasi terminato, pertanto vogliate provvedere all’ordine consegnato settimana scorsa con estrema urgenza. È rimasto prodotto per poter lavorare ancora 2 massimo tre giorni”, scrive un capo area. In un’altra mail si aggiunge che “Il materiale arrivato al Presidio Ospedaliero San paolo in data 01 ottobre non corrisponde a ordine da me richiesto che già era stato effettuato in modo ristretto come da voi richiesto”.

D’Addario avrebbe quindi chiesto ufficialmente di stringere la cinghia sul materiale impiegato per la pulizia, pur essendo paradossale in quanto la Sanitaservice è di fatto una società di pulizie. Si tira la cinghia sulle spese per la missione principale della società e invece si continua a concedere straordinari, ferie e il necessario per tenere a bada tutti.

Da Conversano qualcuno sottolinea quanto da noi denunciato senza mezzi termini. Lo fa il 15 ottobre scorso con una lettera alla Asl. “Considerata la situazione di emergenza e rischio igienico sanitario presso gli ambulatori e gli uffici del PTA di Conversano, determinata dalla mancanza di ausili per la pulizia e lo smaltimento dei rifiuti urbani utilizzati dal personale della Sanitaservice nello svolgimento della propria attività, si inoltra in allegato la comunicazione già inviata all’amministratore unico Sanitaservice alla quale non è stato dato riscontro”. Nella nota si legge che: “allo stato attuale ci risultano essere terminati i presidi di pulizia e forniture varie del magazzino di Sanitaservice. In particolare gli operatori (proprio come avevano segnalato al nostro microfono ndr.) sono sprovvisti di sacchi per la raccolta dei rifiuti che si stanno pertanto via via accumulando”. La conclusione della missiva? “Tanto ai fini dei provvedimenti che saranno ritenuti più opportuni”.

Peccato che, per ora e solo per ora, l’unico provvedimento preso sia l’esigua fornitura di materiale fatta da D’Addario, che tra l’altro non tiene conto del lungo periodo delle feste natalizie. Non vogliamo credere che il professore possa snaturare la mission stessa della Sanitaservice solo per via della sua dichiarata volontà, di voler allestire una lista civica per la riconferma di Michele Emiliano alla carica di presidente della Regione Puglia. Non possiamo crederci perché l’uno e l’altro sanno ben distinguere la neonata amicizia politica, essendo D’Addario ex uomo del centrodestra, dai loro compiti istituzionali.