Per tanti anni lo spreco è stato tollerato, recentemente sembrava essere stato cancellato, ma alla fine non si è proprio riusciti a fare a meno di ripristinarlo. La storia che vi raccontiamo arriva da Bitonto. Siamo nel Punto di Primo Intervento Territoriale della Asl Bari, per tanti ancora l’ex pronto soccorso dell’ospedale cittadino.

La vicenda è datata e risale proprio all’allora riorganizzazione del presidio ospedaliero. Nel PPIT erano previsti due medici: il primo a presidiare la struttura; l’altro in turno per occuparsi di accompagnare pazienti in occasione di trasporti primari e secondari. Trasporti in ambulanza, ovvio, con la necessità quindi di autisti pronti a mettersi alla guida del mezzo.

Con il passare del tempo i medici in servizio a Bitonto sono passati da due a uno solo, rendendo praticamente inutile la presenza di autisti ed ambulanza. Sì, perché in caso di trasporti, infatti, il medico chiamava il 118, che nella maggior parte dei casi arrivava dal’adiacente sede del servizio di emergenza-urgenza. Nonostante tutti sapessero che venivano pagati senza troppo lavorare, gli autisti sono rimasti al loro posto. Il colpo di scena è arrivato lo scorso 29 marzo, quando il “direttore” ad interim del 118 barese, Antonio Dibello, ha disattivato quello spreco.

Qualcuno ha tirato un sospiro di sollievo, ma non la R.O.A.D. Il coordinatore, però, ha preso la decisione senza alcun preavviso né condivisione con il Comitato Consultivo Misto DSS3, con istituzioni locali e comunità. L’intervento urgente promesso dalla R.O.A.D. è andato a buon fine e quindi servizio e spreco sono stati ripristinati.