Notizie frammentarie sulla ricerca di magazzinieri, segretarie e posizioni amministrative per un’azienda in forte espansione, salvo poi scoprire al primo colloquio che devi segnalare i nomi di alcuni parenti per fare analisi dell’acqua del rubinetto in modo da vendere loro depuratori.

Succede a Bari, in largo Ciaia, al quinto piano di un palazzo al civico 30. Un viavai di ragazzi in cerca di un domani, padri di famiglia disperati e disoccupati di ogni specie. Non un’etichetta sul citofono, una brochure o un manifesto dell’azienda, la Spai Project srls, con sedi a Massafra e Bari, ma solo per ora.

Siamo andati sul posto per capire se davvero si tratta dei soliti incantatori di persone in cerca di lavoro, oppure se ci siano reali progetti di espansione. In due giorni abbiamo contato una cinquantina di candidati, ma sono centinaia quelle che consegnano il proprio curriculum con la speranza di aver finalmente trovato lavoro.

L’azienda, attraverso il suo amministratore, spiega che non si tratta di una truffa come scritto in alcuni forum online e neppure di una strategia, solo della trafila per arrivare al tanto agognato posto da magazziniere, segretaria o posizione amministrativa. Per ora l’azienda conta solo dieci assunti. Di questi due sono magazzinieri, seppure uno in prova, ma continua a cercarne altri nell’eventualità di nuove aperture. Nel frattempo si procede a fare l’analisi chimica dell’acqua per vendere depuratori in famiglia, con un contratto di collaborazione a 500 euro al mese. Abbiamo ascoltato diversi aspiranti, molti dei quali delusi e l’amministratore unico dell’azienda, Alexander Ascaretti Cantieri, un rampante imprenditore di 26 anni.