Nella saga “Amtab a pezzi” pensavamo di averle raccontate tutte. Il nuovissimo autobus Iveco costruito in Turchia, fermo perché rimasto senza gasolio, però, ci aveva fatto pensare che sarebbe potuto succedere qualcosa di mai visto. Il fiuto, oltre quello per il gasolio, non ci manca e allora siamo in grado di raccontarvi il ridicolo rodaggio dei nuovi bus, alcuni dei quali già entrati in circolazione.

Partiamo dal principio. Com’è giusto che sia, in questi giorni gli autisti Amtab stanno seguendo corsi di formazione per diventare padroni dei mezzi. A cosa serve quella leva? Quando si accenda quella spia? Insomma, un autobus non è uguale all’altro e bisogna imparare a guidarlo. Il problema, a quanto pare, sta nel fatto che il corso è tenuto da “esperti” ai quali nessuno ha fatto formazione, tanto che i sindacati con una lettera ufficiale hanno chiesto una formazione ad hoc.

Per il momento si va di intuito, seguendo per quanto possibile il libretto delle istruzioni. Se pensate che questo sia comico, aspettate di leggere il resto. Nessuno sa se la spia del gasolio dei nuovi autobus diventi arancione quando sta per terminare il gasolio. Non solo. Si tratta di messi non adatti ad autista di dimensioni importanti. Con lo sportello della cabina di guida aperto, non c’è abbastanza spazio per muoversi.

Senza contare l’assenza del terzo stop posteriore, il rumore da infarto del clacson, l’eccessiva temperatura dell’acqua (fino a 105 gradi) – l’ultima vettura è andata in ebollizione ieri – e, cosa ancora più grave, la pericolosa circostanza del distacco di alcuni bulloni dall’interno degli autobus a causa delle eccessive vibrazioni stradali. Fatto per cui, essendo i mezzi in garanzia, è stato richiesto l’intervento dei tecnici Iveco.