Vogliamo sperare che l’aria all’interno della STP, la Società di Trasporti Provinciale, sia davvero cambiata. Detto ciò, resta da capire perché il Sindaco di Trani, Amedeo Bottaro e quello dell’Area Metropolitana di Bari, Antonio Decaro, stringano accordi sottobanco con Sandrino Cataldo, marito della consigliera comunale e metropolitana barese, Anita Maurodinoia, ma estraneo all’azienda pubblica.

Una buona notizia sulla strada della trasparenza arriva dall’ultima riunione del Consiglio di amministrazione. Il patto d’acciaio per l’assunzione di Barbara Santeramo è saltato. Non sappiamo se sia stato solo per il fatto di averlo scoperto, ma in questo momento storico fa poca differenza. Il presidente della STP, Francesco Paolo Fortunato, insieme agli altri componenti del Cda hanno messo alcuni paletti, bloccando l’assunzione diretta della Santeramo come direttore amministrativo.

In ogni caso la figura apicale è prevista dal nuovo organigramma, ma stando a quanto siamo riusciti ad apprendere, l’importante ruolo sarà affidato tramite avviso pubblico a chi dimostrerà di meritarlo. Fosse andato in porto l’inciucio, la STP ci avrebbe messo davanti all’ennesimo paradosso, persino peggiore rispetto al pagamento di 2.000 euro al mese per l’affitto di un terreno mai usato. Anche in quel caso, dopo la nostra denuncia, intervenne il Cda per la rescissione del contratto.

La Santeramo, lo ricordiamo, ricopre il ruolo di responsabile dell’anti corruzione. Fermo restando il suo silenzio su alcune delle questioni sollevate in questi mesi, definite pesantemente in alcuni verbali del Cda, avremmo avuto il controllore della trasparenza al centro di un episodio ai limiti della legalità.

Siamo certi che l’intero Consiglio di amministrazione, almeno fino a quando resterà in carica, saprà vigilare sulla corretta gestione della STP, dimostrando di mantenere la propria indipendenza per il bene della cosa pubblica, senza farsi pressare dagli interessi della politica per la salvaguardia di pochi.