Giuseppe Avantaggiato, ex consigliere di amministrazione dell’Amtab e cognato del consigliere comunale e dell’Area Metropolitana barese, Nicola Sciacovelli, lavora come interinale nell’ufficio sinistri della STP (Società dei Trasporti Provinciale). Un conflitto di interessi raccontato solo in parte, quando vi abbiamo parlato dell’abuso di interinali, con spreco di soldi pubblici, perpetrato dall’azienda.

Il conflitto si materializza perché l’Area Metropolitana è socia della STP, azienda a completo capitale pubblico. Il consigliere Sciacovelli, loricordiamo ai più smemorati, alle ultime amministrative fu eletto nella lista civica “Decaro per Bari”, poi passato nel gruppo sempre più potente di Alfonso Pisicchio. Un gruppo che si è ampliato fino ad avere sei rappresentanti in Consiglio Comunale: Maurodinoia e Smaldone in fuga da Schittulli, Di Giorgio e Neviera insoddisfatti di Olivieri e appunto Sciacovelli in rotta con Decaro, adesso finito sotto schiaffo.

Non è un segreto il fatto che in questo periodo la STP segua proprio la corrente Pisicchio, di cui l’amministratore delegato Rosa Pastore è l’espressione. Noi siamo tra quelli assolutamente convinti che il passaggio di Sciacovelli nella scuderia Pisicchio, non ancra dimessosi dal ruolo di consigliere comunale nonostante adesso ricopra anche quello di consigliere e assessore alla Regione Puglia, sia solo una coincidenza rispetto all’assunzione del cognato come interinale alla STP.

Sugli interinali c’è sempre stata baruffa in STP, fino alle dure dichiarazioni dell’ex presidente Roberta Gargiuolo. È chiaro che l’assunzione del cognato di Sciacovelli, che risalirebbe a circa un anno fa, stia facendo storcere il naso a più di un consigliere comunale e di Area Metropolitana, deciso a vederci chiaro all’interno dell’azienda di trasporto, anche dopo la pubblicazione dei nostri ultimi articoli relativi all’affitto del terreno di Trani, pagato finora 2mila euro al mese senza mai essere utilizzato oltre a quello relativo alla gara milionaria per la manutenzione dei mezzi, contro cui alcune aziende hanno presentato ricorso al Tar.