In attesa di conoscere quali saranno le decisioni della Asl di Bari e nel momentaneo silenzio dell’Ordine dei Medici, i sindacati continuano ad intervenire in merito alle accuse mosse dal direttore della Centrale Operativa del 118, Gaetano di Pietro, rilanciate dal coordinatore del servizio di emergenza-urgenza, Antonio Dibello. I toni si fanno sempre più aspri e le richieste pressanti, affinché si possa ripristinare la serenità necessaria tra medici, infermieri e soccorritori. Riportiamo la dura nota a firma del segretario territoriale FSI-USAE Bari e Taranto, Francesco Balducci e del coordinatore regionale FSI-USAE 118, Francesco Papappicco.

IL COMUNICATO – Prendiamo atto della precisazione del dottor Gaetano Dipietro, con la quale chiarisce i termini e il contenuto della sua comunicazione-denuncia. È evidente che i fatti denunciati siano estremamente gravi e richiedano risposte da parte dei destinatari. Inoltre, nella stessa precisazione si fa riferimento a precedenti lettere di denuncia che, a quanto pare, non hanno avuto la dovuta considerazione da parte delle Asl di Bari e BAT.

La FSI-USAE da anni denuncia le inefficienze e le anomalie del SET 118, denunce alle quali sinora la politica e il management aziendale sono stati sordi. Il SET 118 è un servizio vitale per gli utenti, in quanto prima linea d’intervento. Laddove vi è una emergenza, gli operatori intervengono con impegno e professionalità anche a sprezzo della loro stessa incolumità. Non sono rari i casi di incidenti occorsi agli stessi mezzi di soccorso nei tragitti da e verso gli ospedali. Ancora più frequenti i casi di aggressione agli equipaggi da parte di cittadini esasperati.

Pur tra le mille difficoltà, gli operatori del 118 sono sentiti dalle popolazioni come gli angeli custodi in caso di disgrazia. Le note di Dipietro e Dibello ed  il clamore conseguente hanno del paradossale, poiché in qualche modo, per colpa o per dolo da parte di qualcuno, hanno messo in cattiva luce genericamente tutti gli operatori del SET. Se si conoscono i nomi ed i fatti, perché non circoscrivere la denuncia agli autori? Perché non sono state intraprese le dovute azioni giudiziarie e disciplinari?

A tale proposito la FSI-USAE ha già preparato un esposto da inviare alla Procura. Ancora più paradossale è il comportamento del dottor Dibello, il quale diramando la sua nota del 23 ottobre ha dato inizio alla vicenda. Ci si chiede: come può il coordinatore responsabile di un servizio ignorare fatti così gravi? Perché non ci si è attivati con le dovute azioni a tempo debito, visto che si fa riferimento a ripetute segnalazioni? È di tutta evidenza che i disservizi e le inefficienze più volte segnalati dalla scrivente riconoscano un unico comune denominatore.

La comunicazione ai capi area da parte del dottor Dibello, sul cui contenuto abbiamo espresso già il nostro disappunto, ha generato lo sdegno generale di tutti gli operatori che si sono sentiti ingiustamente e genericamente etichettati come dei lavativi e ha incrinato irrimediabilmente la stima ed il rapporto fiduciario necessari nei confronti del loro coordinatore. A questo punto la scrivente organizzazione sindacale ritiene doverose le scuse ufficiali da parte della Asl Bari ed una netta presa di posizione da parte del Direttore Generale Vito Montanaro.

Per ripristinare il miglior clima lavorativo è necessario che la ASL Bari intraprenda le dovute azioni disciplinari nei confronti dei protagonisti (se vi sono) dei fatti denunciati dal dottor Dipietro e proceda alla immediata rimozione dall’incarico del dottor Dibello.