Prima della pubblicazione della lettera a firma del direttore del SET 118, Antonio Dibello, in pochi tra medici e infermieri erano a conoscenza delle accuse infamanti che gli venivano mosse. L’indignazione è tanta, al punto che qualcuno sta persino pensando di chiedere un risarcimento danni alla Asl di Bari.

Troppo generiche le gravissime accuse riportate nella nota. Sulla questione era già intervenuto il presidente del Collegio Ipasvi di Bari, Saverio Andreula. Ora è la volta di Piero Albenzio, segretario generale della Fials di Bari e Bat. La comunicazione è perentoria.

Viene chiesta la revoca della nota incriminata, la formulazione di accuse a persone specifiche per fatti specifici. In alternativa il sindacato si dice pronto a rivolgersi alle autorità competenti per tutelare i propri iscritti.

LA NOTA DELLA FIALS – Ho preso visione della nota citata in oggetto, con la quale vengono genericamente rivolte accuse al personale dipendente della Asl Ba, in servizio presso il SET 118, per evidenziare che la genericità dei fatti riportati e contestati a tutto il personale assegnato alla U.O.C. non consente evidentemente nemmeno la possibilità di riscontrare quando denunciato da parte di tutto il personale predetto.

Per quanto sopra esposto, sono a richiedere la revoca della nota citata in oggetto e per il futuro a richiamare la SV al rispetto delle procedure disciplinari qualora intenda contestare qualcosa al personale dipendente, citando fatti e circostanze e dando la possibilità ai destinatari delle procedure di esercitare il “diritto di difesa”.

Significando inoltre che qualora anche solo alcuni dei fatti riportati nella citata nota corrispondessero a verità, meriterebbero una immediata azione disciplinare. In assenza di un urgente cenno di riscontro preavverto che provvederò a tutelare i nostri associati attraverso apposito ricorso agli organismi competenti.