Crisi Bosch, ieri in Regione si è svolto l’incontro programmato tra i sindacati, l’azienda e la task force regionale al lavoro rappresentata da Leo Caroli. A leggere le note diffuse dalla FIM e dalla FIOM, sembra che le organizzazioni sindacali si siano sedute a due tavoli diversi. Se per la prima si sono fatti grossi passi avanti, per la seconda non è così. Come dire, tutto e il contrario di tutto. Non sta a noi giudicare il punto di vista dei singoli, ma la difformità di giudizio è quanto meno emblematica. Ecco cosa hanno inviato ai loro iscritti i due sindacati.

La FIM
Buona sera a tutti,
come vi avevamo anticipato nei messaggi precedenti, oggi si è tenuto un incontro alla regione tra i 3 segretari territoriali di FIM-FIOM-UILM la direzione aziendale e il presidente della task force Leo Caroli.

L’azienda ha ribadito la necessità di una riduzione di orario dovuta alla mancanza dei volumi produttivi sulla base delle ore effettive di utilizzo mentre sulla parte economica è disponibile a trovare soluzioni che riducano il più possibile il disagio economico dei lavoratori aggiungendo il piano formativo della regione. Quindi da questo punto di vista le parti sono vicine.

L’azienda in questi 5 anni mantiene lo stesso livello occupazionale e si impegna a trovare prodotti che possano rilanciare il sito di Bari. Le organizzazioni sindacali sono ferme su come formulare un’ipotesi di accordo sull’eventuale derogabilità del contratto.
Ora il tavolo si sposterà in un incontro a Roma con la presenza dei segretari nazionali FIM-FIOM-UILM, Regione Puglia e azienda.

Oggi è stato fatto un ulteriore passo in avanti grazie anche alla posizione che la FIM sta mantenendo coerentemente dall’inizio di questa vertenza. Fermo restando per ulteriore chiarezza la derogabilità è una possibilità prevista (temporaneamente) dal contratto nazionale ma non è un obbligo.
LA RSU FIM CISL

La FIOM
La Rsu Fiom porta a conoscenza tutti i lavoratori di cosa si sia realmente parlato nell’incontro odierno in regione. Come molti sanno, oggi c’è stato un’incontro in regione tra i sindacati, la task-force regionale al lavoro e l’azienda. Le parti hanno ribadito le loro posizioni, a nostro avviso grossi passi in avanti non si sono fatti. Infatti l’azienda ha anche annunciato la volontà di aprire le procedure di licenziamento per 500 unità, come anticipato da qualche quotidiano oggi, cosa che nei precedenti incontri aveva sempre omesso! Nel più totale spregio per le parti sociali e per i propri dipendenti!

Il sindacato assieme alla Regione ha chiuso su questa richiesta, dichiarando all’azienda che se si deve continuare nella trattativa lo si deve fare a bocce ferme! Il sindacato ha preteso che dal tavolo fossero eliminate determinate condizioni. L’azienda dopo una lunga discussione, che ha visto anche la Regione fare la sua parte ha accettato. Le parti hanno definito un’incontro a Roma con l’aggiunta delle segreterie nazionali di Fim-Fiom-Uilm per cercare soluzioni condivise da tutte le parti.

La Segreteria e la Rsu Fiom ribadiscono all’azienda e a qualche “buontempone” che non sono disponibili a derogare dalle 40 ore lavorative previste dal Ccnl di categoria, allo stesso tempo con senso di responsabilità sono convinte che con la volontà dell’azienda, che si è chiusa in posizioni ideologiche sulla riduzione dell’orario di lavoro, si possano trovare soluzioni per il sito di Bari che rilancino lo stesso in termini di prospettiva industriale, la quale servirebbe a garantire gli attuali livelli occupazionali. Altro che licenziamenti!

A nostro avviso questa vertenza si potrebbe affrontare con uno spirito diverso visto la gravità della situazione, trovando soluzioni molto meno drammatiche in termini di riduzione dei diritti e del salario! Questo alla Bosch non sembrerebbe interessare!

Dopo anni in cui l’azienda Bosch ha sfruttato territorio, lavoratori ed enti per i suoi profitti, chiedere la deroga al Ccnl per gli obiettivi di qualche megalomane che pensa solo a se stesso ci sembra veramente eccessivo! Significherebbe distruggere tutto ciò che i lavoratori baresi hanno costruito con anni di duro lavoro e sacrifici!
Rsu Fiom-Cgil⁠⁠⁠⁠