Assolto perché il fatto non sussiste avendo agito nell’esercizio del diritto di critica. Con questa motivazione il maresciallo Vincenzo Lo Zito è stato assolto dal giudice del Tribunale di Roma nella causa penale in cui era imputato, insieme a Stefano Salvi, per aver “con più atti esecutivi di un unico disegno criminoso, ripetutamente offeso la reputazione di Francesco Rocca” nella sua attività di Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana.

“Questa sentenza – spiega l’avvocato difensore Carlo Visconti – scinde le dichiarazioni di Lo Zito, chiamate esternazioni, in due tipologie. Le prime due esternazioni sostiene che non sono assolutamente punibili, e quindi assolve Lo Zito perché il fatto non sussiste, poiché tutte le frasi e tutte le affermazioni non sono diffamatorie e rispondono a verità in base all’ampia documentazione che abbiamo prodotto. Per quanto riguarda le seconde due esternazioni, la sentenza riconosce che è vero, non avrebbero oggetto la critica vera e propria, ma non sono nello stesso tempo punibili perché Lo Zito ha reagito a una illegittima pressione da parte della Croce Rossa, nella persona sia del commissario straordinario Francesco Rocca che da parte della presidente di Croce Rossa Abruzzo Maria Teresa Letta”.

L’assoluzione di Lo Zito riconosce determinati illeciti commessi in Croce Rossa…
“Lo dice chiaramente. Teniamo presente che durante tutto il dibattimento non avevamo nessun testimone a favore, ma solo la documentazione. Lo Zito si è sottoposto all’esame e ha chiarito come sono andate le cose. Il Giudice è stato di una obiettività incredibile, in base hai fatti non ha potuto far altro che riconoscere la nostra tesi. È una sentenza di 27 pagine, in ogni appunto che fa, il Giudice richiama un documento che abbiamo prodotto in difesa di Lo Zito”.

A questo punto che succede?
“Già una volta Lo Zito è stato denunciato dai Revisori dei Conti per calunnia e diffamazione, anche in quel caso è stato assolto perché il fatto non sussiste. La Procura della Repubblica non ha promosso alcuna azione e ciò mi ha alquanto sorpreso, in quanto la documentazione trasmessale dal GUP imponeva una doverosa indagine, che, per quanto mi consta, non c’è ancora stata. Mi spiace doverlo dire, perché esercito questa professione da tanti anni e ho fiducia nella giustizia, la sola cosa che ha fatto la Procura è stato mettere sotto processo Lo Zito”.