Dopo l’ennesima proroga, evidentemente illegittima essendocene state altre prima, la Asl di Bari ha partorito la delibera 150 del 30 gennaio scorso, con cui assegna dal primo marzo al  28 febbraio 2020 le postazioni del 118 alle associazioni di volontariato, per un importo complessivo di 8 milioni di euro. Poco o nulla di nuovo sotto il cielo della corporazione.

Al Sermolfetta le postazioni di Molfetta e Giovinazzo; all’Avpa di Castellana le postazioni di Castellana, Putignano e Alberobello; ai Volontari del Soccorso e Protezione Civile di Cellamare, le postazioni di Gioia del Colle e Cellamare; Alla Misericordia di Corato la postazione di Ruvo; All’A.V.E.R. di Adelfia la postazione di Adelfia; Alla Casal Trinità di Trinitapoli la postazione di Mola; al’O.e.r. le postazioni Bari CTO, Bari 23° e Bari Tribunale; alla Misericordia di Bisceglie le postazioni di Bitonto e Locorotondo; al Serbari le postazioni di Bari Policlinico e Japigia; al Gruppo Volontari Valenzano le postazioni di Triggiano, Santeramo e Gravina; al Nucleo Pronto Intervento per la Protezione Civile di Terlizzi la postazione di Terlizzi; a Turi Soccorso la postazione di Turi; al Sercrato le postazioni di Polignano, Corato e Altamura; all’Alivol la postazione di Monopoli; all’Univol le postazioni di Modugno e Bari San Paolo; alla P.A.E.R.S. di Sannicandro la postazione di Noicattaro; alla Pubblica Assistenza Sammichele le postazioni di Noci e Sammichele; all’Emervol Bitetto le postazioni di Palo del Colle, Bari Palese e Conversano; all’associazione Marconi di Spinazzola la postazione di Poggiorsini.

Fin qui l’asegnazione, come vi abbiamo raccontato finora non certo liscia come l’olio per alcuni intoppi avuti lungovil percorso, che vede ancora fuori dall’assegnazione definitiva le postazioni di Grumo e quella di Bari piazza Moro. Ciò che in tanti addetti ai lavori si chiedono, però, proprio alla luce delle lungaggini registrate finora, è come sia stato possibile assegnare le postazioni ad almeno tre di queste associazioni.

Uno dei requisiti previsti dal bando, pena l’esclusione, è la regolarità nei pagamenti agli autisti soccorritori assunti per il servizio del 118. Bene, stando a quanto ci raccontano gli stessi autisti, ci sarebbe qualcuno che ancora non è stato pagato. Ma c’è di più. Alcune delle associazioni sarebbero sotto accertamento della Guardia di Finanza. I controllori della Asl, però, non vanno oltre la richiesta dei carichi pendenti personali, accontendasi di una semplice autocertificazione per la verifica sulla storia delle associazioni. Chissà quanti altarini potrebbero essere scoperti.

Nelle more della penultima proroga del servizio, che ufficialmente nella nuova composizione partirà il primo marzo, poi, sembra che qualcuno dei dipendenti si sarebbe licenziato, rendendo vacante temporaneamente posti pagati comunque per intero dalla Asl. Fossero accertate queste informazioni verrebbe da chiedersi come gli organi competenti effettuino i controlli sui requisiti dichiarati dalle associazioni e sul loro mantenimento.