croce rossa

Passato quasi sotto silenzio, è arrivato con la legge di bilancio anche il contributo dello Stato per aiutare l’Ente strumentale alla Croce Rossa Italiana. Il piatto è ricco: sono ottanta milioni di euro che dovranno servire non a ristrutturare l’associazione, né a pagare i suoi ingenti debiti, ma a mitigare l’esposizione del Comitato di gestione che ha sede in via Toscana nei confronti delle banche. Quindi creditori ancora al palo, ancora un favore ai banchieri.

La nota di colore arriva però con la relazione illustrativa che ha aiutato i senatori nella lettura del corposo volume che accompagnava i 638 commi della legge di bilancio nazionale.

Così il Governo vuole accelerare il processo di chiusura definitiva con il passato, non sapendo che intanto dall’altra parte della stessa Croce Rossa Italiana qualcuno si sta attrezzando un meraviglioso futuro, con il suo Segretariato Generale, fatto di atti secretati e scatole incasellate una nell’altra.

Subito qualche dubbio è venuto all’estensore, quando ha fatto riferimento al fatto che sarebbero opportune maggiori informazioni sul debito bancario dell’Ente, quello stesso Ente che non vuole essere trasparente verso i propri Soci ed i suoi creditori, che nasconde gli atti ufficiali dentro cartelle con la data indicata sul retro e che non fa vedere tutte le sue carte nemmeno al Governo che vuole regalare ben ottanta milioni di euro dei contribuenti.

Chi ha scritto quelle note, poi, deve conoscere molto bene i suoi polli. Dice infatti che: “La data del 28 febbraio 2017 come termine di riferimento per il debito suddetto potrebbe generare comportamenti opportunistici dell’ente così come delle banche”.

Per capire infatti di quale entità monetaria si stia parlando, il legislatore ha chiesto di fare riferimento ai saldi passivi della chiusura contabile del prossimo mese di febbraio, ma la Ragioneria del Tesoro, quelli con la borsa in mano, per capirci, ha timore che qualcuno possa giocare con i numeri. Guarda caso lo stesso timore che abbiamo sempre manifestato anche noi.