Un giorno, ad ottobre del 2016, nel 118 barese si consuma l’esempio lampante di quanto denunciamo da anni: la gestione dei turni lascia a desiderare, perché esalta qualcuno, capace di mettere insieme anche 7mila euro in un unico mese, ma penalizza tanti altri. La classica storia mai espressamente detta dei figli e figliastri. Dopo la pubblicazione della lettera di un medico “reperibile su turno scoperto”, telefonate e messaggi si sono moltiplicati. Peccato non abbiamo chiamato direttamente il presidente Emiliano.

Quel giorno di ottobre – dicevamo – un assunto del 118, in servizio al Coordinamento viene messo in congedo straordinario, ma autorizzato a fare straordinario nel carcere di Bari. Il dipendente sarebbe stato quindi pagato due volte: una per non lavorare nel suo consueto posto di lavoro; l’altra per andare ad operare altrove. Tutto in regime di straordinario. Regime su cui sta indagando la Guardia di Finanza, immortalata in un blitz nella sede del Coordinamento, a Triggiano. Di quell’inchiesta, che ha fatto venire molti mal di pancia, ad un certo punto non s’è saputo più nulla. Le cose da appurare, anche dopo l’acquisizione degl atti, sono tante, compreso come sia possibile lavorare anche per 48 ore di fila, non sempre per necessità.

L’altra faccia della medaglia dei turni ad hoc per qualcuno, è la denuncia di un medico in servizio nella postazione 118 di Conversano: “Se non hai amici ti toccano solo turni massacranti, anche a Natale e Capodanno”.

LA DENUNCIA – Sono un medico in forza alla postazione 118 di Conversano. Vi racconto cosa è successo durante le festività natalizie con i turni del 118. Premetto che, di recente, vi è stata qualche incomprensione fra me, il referente d’area e il coordinatore, ma in tanti ne hanno. Sono un medico che fa solo il suo monte ore lavorativo, eseguendo raramente qualche turno straordinario.

Per le festività, d’ufficio mi è stato comunicato di dover lavorare a Natale, a Santo Stefano, a San Silvestro, con reperibilità il giorno di Capodanno. Ovviamente nella maggior parte dei casi il tuerno era quello dalle 20 alle 8. Fin qui la premessa, ma ciò che vorrei capire e denunciare, cosa che farò alle autorità amministrative e giudiziarie competenti, è un’altra. Perché il la notte del 31 dicembre le postazioni di Mola e Conversano erano senza il medico reperibile? Un medico, secondo quanto mi risulta, era libero ma non è stato utilizzato.

La stessa cosa è successa la notte del 24 dicembre, con un altro medico libero lasciato a casa a festeggiare. Il 25 notte, poi, i medici lasciati in pace erano ben due. A me, che sono un figliastro, invece, il primo dell’anno viene riservata una reperibilità. Ovviamente sono stato chiamato in postazione, a Mola, perché la collega titolare del turno si era ammalata. E mi sono fatto anche il turno serale di Capodanno. Tutto ciò solo perché non ho santi e amici in Paradiso.