Tutto è iniziato con la lettera che Stella Barba, imprenditrice di Bitonto titolare col marito di un’azienda che noleggia macchinette slot per locali pubblici, ha inviato al Prefetto di Bari Carmela Pagano. Lettera, rispedita al mittente perché ritenuta illeggibile, con cui la donna ha denunciato il clima irrespirabile in città per colpa di una banda di criminali, sempre gli stessi, che notte tempo agiscono indisturbati a danno della sua azienda e dei tanti locali che servono, ripetutamente assaltati. Criminali mai arrestati nonostante i tanti filmati delle telecamere di sorveglianza li abbiano ripresi perfino a volto scoperto.

Da lì in poi, per noi è stato semplicemente “Bitonto a mano armata”, alla faccia dell’operazione “Alto impatto” che, in teoria, dovrebbe servire per garantire maggiore sicurezza ai cittadini, contribuendo a farli sentire maggiormente protetti. In teoria, perché in pratica, la paura e il senso di insicurezza sono più diffusi che mai.

È proprio per quella sensazione di non essere tutelati, ma al contrario troppo esposti, che Cosimo Caputo, titolare del bar “Le Nouveau Cafè”, in piazza XXVI Maggio, nasconde sempre una mazza da baseball, anche se in realtà vorrebbe tenere una pistola, che purtroppo lo Stato non gli permette. Qualche settimana fa tre malviventi col volto coperto hanno rubato la cassa e la macchinetta cambiasoldi delle slot. In due anni l’uomo ha subito due rapine, mentre un suo dipendente è stato picchiato. A fornire le slot è l’azienda di Stella Barba.

Palmo De Michele e suo fratello da quattro anni e mezzo gestiscono il bar Pelè, in piazza XXVI Maggio, a Bitonto. Loro sono stati più fortunati di Cosimo Caputo. Anche qui le macchinette slot sono quelle dell’azienda gestita da Stella Barba e dal suo compagno. La notte tra il 29 e il 30 novembre tre persone, quasi certamente le stesse degli altri colpi, hanno tentato di sfondare la vetrata del bar Pelè con un martello di grosse dimensioni. Il vetro, però, ha tenuto è non è andato in frantumi.

La rabbia di Palmo è per quelle ore, dalle due alle quattro del mattino, durante le quali nessuno ha sentito niente, un grosso martello sul vetro antisfondamento fà un bel casino, e soprattutto non è passata una sola pattuglia tra Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e vigilanza privata. Il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, ha risposti fratelli De Michele promettendo l’installazione di 40 telecamere in città.

Nel mirino dei malviventi anche il Bar Movida, di Giovanni Abbaticchio, in via Giorgio La Pira. Un paio settimane fa, intorno alle tre del mattino quando era chiuso, una banda di incappucciati si è aperto un varco nella serranda con la fiamma ossidrica e ha scassinato la porta d’ingresso. I ladri hanno portato via il cambiamonete, che hanno dovuto scardinare dalla slot a cui era attaccato con delle sbarre di ferro, e un sacco pieno di sigarette, dato che si tratta di un bar tabacchi. Il tutto è durato una buona mezzora, tanto che per farvi vedere tutto l’assalto ripreso dalle telecamere, abbiamo dovuto velocizzare il video, portandolo a “soli” 13 minuti. Anche qui le macchinette sono dell’azienda di Stella barba e anche in questo caso, nonostante il tempo infinito impiegato dai criminali, nessuno ha visto e sentito niente. Nemmeno le Forze dell’Ordine.