Un importante tassello della sua attività lavorativa, forse quello che secondo lui più gli è costato in termini di sicurezza, Vittorio Carra, dipendente del Policlinico di Bari e dirigente sindacale CSE Sanità, l’ha affrontato negli otto anni di lavoro nell’area tecnica dell’importante nosocomio. Negli scorsi appuntamenti, il referente per la viabilità e la sicurezza dell’ospedale ha fatto dichiarazioni sulla microcriminalità, la gestione dei rifiuti speciali e l’amianto all’interno del quartiere ospedaliero e la scarsa sicurezza dovuta alla quasi totale assenza di sorveglianza. Oggi Carra apre una parentesi sugli appalti.

Carra dichiara di essere stato incaricato dal dottor Alfonso Cagiano, dirigente dell’area gestione tecnica del Policlinico, di vigilare sull’effettivo svolgimento delle opere in appalto secondo gli accordi. Trattandosi per lo più di affidamenti diretti, era molto frequente che si verificassero episodi di subappalto o di fatture gonfiate. In seguito al suo lavoro, riferisce il dipendente del Policlinico, sia lui che Alfonso Cagiano ricevettero diverse minacce, fino a una busta con quattro proiettili di pistola.

Ancora una volta noi ribadiamo di aver deciso di dare spazio a Vittorio Carra, e ascoltare le sue dichiarazioni, che l’uomo fa a titolo personale, dal momento che si tratta pur sempre di un dipendente pubblico incaricato di occuparsi di viabilità e vigilanza all’interno del Policlinico.

Come sempre, noi restiamo a disposizione di chiunque, dal Policlinico alla Regione Puglia, in ogni caso di chiunque volesse ribattere alle dichiarazioni di Vittorio Carra, mettendo a disposizione la medesima vetrina.